Confcooperative Belluno e Treviso rinnova il direttivo: Valerio Cescon riconfermato presidente

L’assemblea generale “Costruttori di bene comune. Imprese efficienti per territori attrattivi”, nell’ambito della quale sabato 1 febbraio a Tarzo, Treviso, sono stati eletti i nuovi organi sociali, è stata anche l’occasione per un bilancio dell’attività cooperativa nel Trevigiano e nel Bellunese: il numero di coop cala del 15% (oggi sono 193 con circa 80 mila soci) ma cresce il fatturato complessivo che registra un +15% assestandosi a 1,32 miliardi di euro.

La sfida maggiore per le cooperative oggi è riuscire ad occupare quegli spazi di mercato che altrimenti potrebbero essere conquistati dai competitor, con una conseguente perdita di valore per il territorio. Per vincerla è necessario lavorare su coesione, sviluppo e innovazione, connessione con il contesto in cui si opera.

Confcooperative Belluno e Treviso, nel corso dell’assemblea generale all’Auditorium della Banca Prealpi a Tarzo, ha rinnovato i propri organi sociali: Valerio Cescon, riconfermato nel ruolo di presidente, affiancato dal Consiglio formato da 23 membri e in parte rinnovato, rimane al timone dell’associazione e ha colto l’occasione per delineare numeri e dinamiche del mondo cooperativo trevigiano e bellunese. L’assemblea ha inoltre rinnovato i 5 componenti dell’Organo di controllo e indicato i delegati dell’Assemblea regionale (33) e quelli dell’Assemblea nazionale (12).

“È la coesione tra le cooperative – ha sottolineato – ciò che permette di dare forza all’associazione ed è necessario contare sulle dimensioni quando si va a trattare sui tavoli istituzionali. È un invito alle cooperative più grandi a farsi carico di indirizzare il proprio settore con una visione ampia che permetta una crescita complessiva. Tra le nostre cooperative abbiamo bisogno di campioni del settore, in termini di dimensioni, di risposte ai soci, di visione, di impatto sul territorio. Il loro esempio non potrà che trascinare tutto il movimento”.

Per quanto riguarda invece le piccole e medie cooperative, “Continuerà – ha assicurato il presidente – il nostro sforzo di accompagnarle in un percorso di sviluppo e di innovazione. Per farlo stiamo da tempo investendo nell’offerta di servizi di qualità e in reti di consulenza di alta professionalità”.

Il mondo cooperativo trevigiano e bellunese oggi conta 193 realtà (145 nella Marca e 48 nel Bellunese), il 15% in meno rispetto al 2015, e 80 mila soci (dei quali la metà fa capo alle 6 banche di credito cooperativo). Nonostante il calo numerico, dovuto a cessazioni di attività ma anche a fusioni, il fatturato complessivo è in crescita, così come il numero dei lavoratori.

Cescon ha ricordato: “In questi anni abbiamo constatato che il privato (o i grandi gruppi cooperativi) ha occupato spazi di mercato locale che potevano sembrare poco profittevoli pur di mantenere un presidio sui territori, acquisire know-how, generare economie di scala. La nostra sfida per il futuro sarà quella di connettere sempre più le imprese cooperative con i territori e le comunità nelle quali si opera. Per questo sarà importante l’intraprendenza, la coerenza e la comunicazione”.

(Fonte e foto: Confcooperative Belluno e Treviso).
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