L’allarme “coronavirus”, con i primi casi di decesso in Italia di due persone presumibilmente contagiate dal virus, ha portato alla decisione di un incontro dei sindaci trevigiani per domani, domenica 23 febbraio, alle ore 14.
In un primo momento era stato previsto per mercoledì 26 febbraio alle ore 14 all’ospedale Ca’ Foncello, dove il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi, illustrerà le misure di prevenzione da attuare in sinergia con le diverse amministrazioni comunali. E come si vedrà nell’aggiornamento successivo anticipato.
La reazione dei sindaci dell’Alta Marca Trevigiana, soprattutto di quelli che amministrano Comuni nei quali si trovano degli ospedali (come Montebelluna, Conegliano e Vittorio Veneto) è unanime: mantenere la tranquillità, informare correttamente i cittadini e attenersi alle prescrizioni che arrivano dagli organi apicali dello Stato e dalle istituzioni sanitarie.
“Seguiremo le indicazioni della Regione – ha dichiarato Antonio Miatto, sindaco di Vittorio Veneto – che mi sembra la più organizzata. Siamo stati convocati dall’Ulss 2 per un incontro previsto per l’inizio della prossima settimana. La Regione ha anche realizzato un video, che sta girando in internet, con le indicazioni più utili per prevenire il contagio. Le azioni intraprese rallenteranno ma non fermeranno il virus”.
“Cercheremo di diffondere il materiale con le prescrizioni sanitarie che ci sta arrivando dal ministero – ha aggiunto Marzio Favero, sindaco di Montebelluna – sia a livello cartaceo che a livello telematico. Distribuiremo i volantini nei luoghi pubblici e cercheremo di informare correttamente i cittadini”.
“Siamo contenti di come si è attivata la Regione – ha spiegato Fabio Chies, sindaco di Conegliano – Grazie alle indicazioni che ci stanno arrivando, capiremo come muoverci nel modo più corretto. È comunque fondamentale evitare eccessivi allarmismi anche se la situazione è grave. Attueremo misure anche superiori all’emergenza”.
“Dovremo attenerci rigorosamente alle prescrizioni del ministero e della Regione – ha affermato Stefano Soldan, primo cittadino di Pieve di Soligo – I sindaci sono attuatori delle prescrizioni igienico sanitarie che vengono stabilite dagli organi sanitari nazionali e regionali. Se si tratta veramente di “coronavirus”, dai vertici la notizia arriverà a caduta direttamente a noi per muoverci in modo coordinato”.
“Il virus ormai è già qui – aggiunge Vincenza Scarpa, medico e sindaco di Susegana – ma le manovre di chiudere le città servono a poco. Mi auguro che si tratti di un virus influenzale normale. Il virus non lo fermi perché circola liberamente ma è opportuno essere tranquilli e cercare di non affaticarsi e stressarsi troppo. Le difese immunologiche devono essere mantenute alte, non è certo il periodo di affaticare l’organismo con diete o quant’altro. Nel sito del mio Comune abbiamo fatto pubblicare le indicazioni da seguire per una corretta igiene”.
“Bisogna seguire le buone prassi per una corretta igiene – ha spiegato Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene -. Sono arrivate le circolari da ministero e Regione Veneto e i rapporti degli organi sanitari superiori con le autorità sanitarie locali sono stretti. Ognuno deve fare il suo e non bisogna generare il panico, anche se questo non significa sottovalutare la cosa”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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