Covid, la discesa si raffredda, stabili i ricoveri: tornati sotto quota 100. Ieri nel trevigiano più positivi che guariti

La curva dei contagi di Covid-19 si è appiattita da alcuni giorni. La diminuzione dei casi attualmente positivi, repentina e quasi verticale nelle scorse settimane, si è raffreddata da alcuni giorni. Guardando ai dati da metà febbraio, forniti da Azienda Zero della Regione Veneto, è evidente la stabilizzazione dei casi intorno a 6300 nel territorio dell’Ulss 2 Marca Trevigiana.

Pur rimanendo sotto quota mille il numero di casi quotidiani intercettati dai tamponi molecolari e rapidi, si nota il dato di martedì 8 marzo, riferito ai casi intercettati il giorno prima. Si tratta del valore più alto da dieci giorni a questa parte. Analogo andamento in leggera crescita è stato registrato anche nelle altre province venete.

Anche il calo dei pazienti ricoverati, che è stato uno dei fattori determinanti per il ritorno del Veneto in zona bianca, segna un rallentamento, anche se da qualche giorno gli ospedali trevigiani ospitano meno di 100 persone (erano 183 a metà febbraio).

Al Ca’ Foncello di Treviso si contano, alle ore 8 dell’8 marzo, 21 pazienti (3 in terapia intensiva), al San Valentino di Montebelluna 28 (2), a Vittorio Veneto 20 (0). Nelle altre strutture si contano 10 pazienti al San Camillo di Treviso, 4 a Conegliano, 1 a Castelfranco (in t.i.) e 14 suddivisi tra gli ospedali di comunità di Treviso e Vittorio Veneto.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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