Criminalità giovanile, incontro fra Nordio e Conte: “La responsabilità è dei genitori, ripartire dall’educazione” 

Criminalità giovanile, l’incontro fra Nordio e Conte

Ieri, sabato 16 settembre, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il sindaco di Treviso Mario Conte si sono dati appuntamento sotto la loggia dei Trecento per un incontro informale organizzato per smontare le polemiche sollevate nei giorni scorsi in seguito alla dichiarazione del Guardasigilli sul “decreto Caivano” per il contrasto alla criminalità giovanile

Criminalità giovanile a Treviso, il commento del sindaco Mario Conte (Servizio di Rossana Santolin)

Stando a Conte, le parole del ministro sono state strumentalizzate: “Il decreto è nato per dare maggiori strumenti ai sindaci su scala nazionale, non perché a Treviso la problematica del disagio dei giovani sia più accentuata – ci tiene a precisare il primo cittadino –. Io e Nordio condividiamo pienamente la visione sul tema: prevenzione e repressione, quando la prima non basta, sono due strumenti che corrono sullo stesso binario. Non c’è chi parteggia più per l’uno o per l’altro. Il ministro ha colto il grido d’allarme di molti sindaci d’Italia che faticano ad affrontare un tema che, seppur in misura minore rispetto ad altre città, riguarda da vicino anche Treviso e al quale vogliamo dare massima attenzione evitando tuttavia eccessivi allarmismi e strumentalizzazioni come è avvenuto nei giorni scorsi”. 

Rientrato dai suoi impegni istituzionali a Roma, il ministro della Giustizia ha detto di non essere venuto a conoscenza prima di ieri delle polemiche montate nei giorni scorsi. “Il mondo romano è piuttosto isolato, leggo la stampa locale quando torno a casa. Non sapevo delle alterazioni che sono state fatte in merito alle mie dichiarazioni e al rapporto con il mio amico Mario Conte. Ribadisco che noi abbiamo adottato il provvedimento esclusivamente sulla base dei gravissimi episodi che sono accaduti a Caivano. Ciononostante, colgo l’occasione per dire che in tutte le città in cui possano verificarsi fenomeni di turbamenti dell’ordine pubblico da parte dei minori abbiamo dotato di strumenti repressivi e preventivi ulteriori i sindaci e le forze dell’ordine”. 

“Credo che a livello locale sia stata enfatizzata una differenza di vedute fra me e il sindaco Conte con il sindaco che si sarebbe espresso nel senso della prevenzione piuttosto che quello della repressione: in realtà questi sono due elementi complementari che vanno applicati in modo equilibrato. È ovvio che bisogna prima prevenire e educare, ma come si fa con una malattia, se la prevenzione non funziona bisogna agire con il bisturi, che nel nostro caso è la legge penale

Il ministro Carlo Nordio in Città per discutere di criminalità giovanile

Treviso è una città molto bene amministrata, dove si vive bene. La gioventù turbolentaNon è una novità dei nostri tempi – prosegue il ministro – Ahimè, ho un’età abbastanza avanzata per ricordare cosa fosse Treviso negli anni ’60 e ’70 e per dire che oggi rispetto a quegli anni la città è un Paradiso di tranquillità. Questo non vuol dire che dobbiamo accettare certi comportamenti che turbano l’ordine pubblico, né tanto meno episodi di aggressione ai danni degli agenti di Polizia. Sono problemi che vanno affrontati con rigore ma senza enfatizzarli eccessivamente”. 

Spiegando le novità introdotte dal decreto il ministro della Giustizia ha specificato che questo non inasprisce le pene per i minori. “Il punto fondamentale sta nella possibilità di intervenire con l’ammonimento anche nei confronti dei minori e di intervenire nei confronti dei genitori, infatti, il 90 per cento della responsabilità alla base di comportamenti maleducati e aggressivi risale alla mancanza di educazione nelle famiglie. Questo decreto va a colmare un vuoto normativo: pensiamo che prima di introdurlo per il genitore che non mandava a scuola il figlio era prevista un’ammenda di 30 euro”. Il decreto introdotto dal Governo prevede invece pene detentive fino a due anni nei confronti dei genitori per l’abbandono scolastico dei figli.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati