Dai tempi del “Drive in” a “Striscia la notizia”: pienone a San Gaetano per Ezio Greggio. Nel suo nuovo libro una vita di aneddoti, scherzi e risate

Ezio Greggio
Ezio Greggio

Chiesa di San Gaetano piena ieri giovedì sera per l’incontro con Ezio Greggio, a Treviso per presentare il suo ultimo libro “N°1. Una vita di avventure, incontri, scherzi e risate” (Solferino) nell’ambito della rassegna “Cinema è letteratura”.

Mamma di Monselice, papà polesano, per il volto di punta di Mediaset venire in Veneto significa tornare a casa. “La mia famiglia ha radici qui: quando vengo in Veneto sento un attaccamento particolare” ha raccontato a margine della presentazione seguita da un firma copie e da sfilze di selfie.

Persone di tutte le età tra le file del pubblico, alcune venute da altre città del Veneto per l’incontro con il comico che dai tempi del “Drive in”, con l’inseparabile Gianfranco D’Angelo, fino a Striscia la Notizia (fu Greggio a condurre la prima puntata andata in onda nell’88) affiancato da Enzo Iacchetti, ha unito più generazioni a suon di risate. 

Proprio gli scherzi fatti nel corso di una vita sono raccolti nel libro. “Anche se uno non basta per raccontarli tutti – ha detto ieri sera – questo è il numero uno, poi ne seguiranno altri. Ma gli scherzi si fanno e si ricevono: nel libro racconto di quando Celentano ne fece uno a me e Iacchetti”.

“Eravamo agli esordi di Striscia la Notizia: per mesi, ogni sera, dopo la puntata, ricevevo una chiamata anonima da un sedicente dottore con forte accento pugliese che mi diceva che ero la nuova rivelazione della tv. Ad un certo punto gli raccontai un episodio comico e lui scoppiò a ridere. Fu lì che dopo mesi, tradito da una risata, riconobbi che ero al telefono con Adriano Celentano. Aveva chiesto il mio numero a Rosita (Celentano ndr), mia grande amica”.

Tanti gli aneddoti snocciolati uno dopo l’altro: dalle malefatte con D’angelo in Costa Smeralda quando si finsero l’uno capitano e l’altro nostromo di un tragetto, e poi gli scherzi all’amico Mel Brooks con cui recitò nel film “Dracula morto e contento”. 

E ancora le avventure sul set de “Il silenzio dei prosciutti” (parodia de “Il silenzio degli Innocenti”) che lo portò a Los Angeles dove non risparmiò gli scherzi ai fans di Doris Day appostato di fronte alla casa della diva.

Non sono mancati, ieri sera, i ricordi di Maurizio Costanzo, scomparso di recente, e di Vittorio Gassman. “Era un gigante. Ogni volta che a Striscia chiamo le veline ricordo quando fu ospite in trasmissione e insistette per annunciarle a tutti a costi con il suo inconfondibile vocione”. 

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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