Treviso, dalla videosorveglianza Multisensor al potenziamento del Targa System. Gallo (Polizia locale): “Obiettivo da 170 a 200 telecamere nel 2022”

Il Comune di Treviso vuole continuare a mantenere la sua posizione nella top ten delle città più sicure d’Italia. Risultato a cui concorre anche il progressivo potenziamento degli impianti di videosorveglianza, “deterrenti” che controllano le zone più critiche del centro e dei quartieri.

Attualmente sono in funzione 170 telecamere. Il progetto dell’amministrazione comunale è quello di arrivare ad installarne fino a duecento entro la fine del 2022 – afferma Andrea Gallo, comandante della Polizia locale di Treviso -. Il centro storico è l’area più videosorvegliata per la prevenzione dei reati, perché sono maggiormente presenti banche, attività commerciali ed economiche. Stiamo puntando molto anche sui quartieri, per controllare i siti sensibili delle zone più popolate, come parchi pubblici e uffici postali”. 

Il nostro obiettivo è di installare altre 20-25 telecamere – anticipa Gallo -. In particolare al centro tamponi della Dogana e al vicino Cerd Ecocentro, dove vengono segnalate persone che trafficano con i rifiuti. Con il sistema di lettura delle targhe la zona sarà più sorvegliata, per verificare la continua presenza dello stesso veicolo più volte alla settimana“.

L’incremento delle telecamere è finanziato con risorse proprie del Comune ma anche quest’anno, così come nel 2021, l’amministrazione trevigiana partecipa al bando del Ministero degli Interni che assegna agli enti locali dei contributi per dotarsi di strumenti che rafforzino la sicurezza del territorio.

“L’anno scorso la nostra richiesta è stata approvata, ma non finanziata. Il fatto è che Treviso nell’attribuzione dei punteggi, calcolati per ottenere i finanziamenti, non è mai in cima alla graduatoria, proprio perché prima di noi ci sono città molto meno sicure e con un più alto numero di reati – sottolinea il comandante Gallo -. Da una parte questo è un buon segnale, visto che vogliamo rimanere nella top ten delle città più sicure d’Italia, e quindi probabilmente nemmeno quest’anno avremo il finanziamento ministeriale“.

A destare la maggior attenzione è il triangolo di via Roma – Lungo Sile Mattei – Piazzale Duca D’Aosta, un’area tra le più trafficate del centro con la presenza della stazione delle autocorriere e di quella ferroviaria. La priorità è garantire la sicurezza di residenti, pendolari e turisti.

“E’ una delle aree più videosorvegliate. Qui ogni sabato si concentrano centinaia e centinaia di ragazzi, e spesso abbiamo dovuto registrare problemi di ordine pubblico. Perciò, dopo il sopralluogo dei giorni scorsi, è stato deciso di potenziare il controllo del piazzale delle corriere, con l’installazione di due tipi di telecamere – dice ancora il dirigente -. La prima sarà un modello Multisensor, composto da quattro ottiche che garantiscono il monitoraggio a 360 gradi in tutte le direzioni, quindi non ci saranno più punti non visibili. Un’altra telecamera, che abbiamo già in uso, è la Dome-Cam, che manovrata dall’operatore dà modo di effettuare lo zoom con ingrandimento sul punto interessato”.

Gli “occhi” della videosorveglianza sono collegati 24 ore su 24 alla centrale operativa del comando di via Castello d’Amore (in cui operano 85 agenti e 10 amministrativi), e si connettono anche con le centrali operative della Questura e dei Carabinieri, per un controllo integrato in caso di episodi di reato. Altri sorvegliati speciali sono i veicoli.

“Stiamo adottando sempre di più un nuovo strumento, il Targa System, brevettato da un’azienda vicentina, che ci consente di registrare tutte le targhe dei veicoli, il loro colore e le informazioni che servono per individuare un mezzo, ricercato per un qualsiasi motivo, in pochissimo tempo – conclude Gallo -. Ora sono in funzione una cinquantina di Targa System in tutta Treviso. Stiamo sostituendo progressivamente i vecchi sistemi di controllo dei veicoli con quelli molto più evoluti, a maggiore tutela della cittadinanza“.

(Foto: per gentile concessione del comandante Gallo).
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