Dante e l’Islam, Sartor attacca le insegnanti: “Sottomissione culturale”. Soulmaoui: “È importante conoscere” 

Amine Soulmaoui, presidente associazione Orizzonti

Non ha usato giri di parole Claudio Sartor, sindaco di Cornuda, nel suo intervento in occasione della festa per la fine dell’anno scolastico organizzata ieri, sabato 25 maggio, dall’associazione “Orizzonti” negli spazi della parrocchia.

Intervista a  Amine Soulmaoui, presidente dell’associazione Orizzonti

Il primo cittadino Sartor è intervenuto sulla nota vicenda di alcuni studenti di una scuola media trevigiana che sarebbero stati dispensati dallo studio della Divina Commedia perché di religione diversa da quella cristiana. 

“Un’insegnante – ha detto Sartor – dovrebbe trovare il modo di spiegare, far comprendere e celebrare la Divina Commedia, un testo che sta alla base della nostra lingua e della letteratura italiana, che approfondisce un periodo della nostra storia. La Divina Commedia, tra le tante cose, ha influenzato l’arte e la letteratura”. 

“In tante chiese e cattedrali – continua -, visitate da milioni di turisti, troviamo affreschi che hanno trovato ispirazione nella Divina Commedia. Chiedere cosa si può spiegare o meno è stata la dimostrazione palese di un pensiero debole e dello spirito di sottomissione culturale e fondamentalismo. Altro che tolleranza e integrazione!”. 

La festa organizzata a Cornuda, alla quale hanno partecipato centinaia di persone, è iniziata con l’Inno d’Italia cantato da tanti bambini di fede islamica che sono nati e cresciuti in paese o nei Comuni vicini.

Anche Amine Soulmaoui, presidente dell’associazione Orizzonti, è voluto intervenire sulla “polemica dantesca”: “Ho parlato di Dante con mio figlio – afferma Soulmaoui – che sta seguendo le lezioni a scuola. Gli ho chiesto quali argomenti sta facendo e quali sono i gironi danteschi che preferisce. Per noi è importante conoscere la cultura prima di giudicarla”. 

“La maggior parte di noi è ‘mediterranea‘ – continua – e nella storia c’è sempre stato un incontro tra la cultura musulmana e quella cristiana. In molti Paesi arabi c’è una comunità cristiana e adesso anche in Italia c’è la comunità musulmana. Bisogna conoscersi”.

“Oggi (ieri ndr) a Cornuda abbiamo fatto una festa per la fine dell’anno scolastico – conclude -. La nostra associazione Orizzonti organizza corsi di lingua araba e italiana per i nostri figli che sono nati e cresciuti in Italia. A loro diamo la possibilità di conoscere la cultura araba e la religione islamica dei nostri Paesi d’origine”.

Alla fine della festa il presidente Soulmaoui ha invitato il sindaco Sartor, la giunta comunale e Ait Alla Lhoussaine, presidente della Federazione Regionale Islamica del Veneto, a bere del tè marocchino e a mangiare dolci arabi in un clima di serenità e reciproco rispetto (all’evento hanno partecipato anche Nicola Bordin, candidato sindaco di “Un Futuro in Comune” e Noureddine Hargal, candidato consigliere comunale di “Civica Cornuda”). 

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata)
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