Domani sciopero dei vigilantes trevigiani, a braccia incrociate le guardie giurate per l’astensione indetta dai sindacati

Per domani è stata indetta una giornata di sciopero da parte delle Sigle di categoria che rappresentano i dipendenti della vigilanza privata, in attesa del rinnovo del contratto di lavoro scaduto da ben 54 mesi.

Quella di giovedì 24 dicembre sarà una mobilitazione nazionale che vedrà coinvolti anche i vigilantes trevigiani.

La trattativa sul rinnovo contrattuale della vigilanza privata e dei servizi fiduciari è in stallo a causa dell’indisponibilità delle parti datoriali di una qualsiasi forma di collaborazione anzi la loro proposta è stata considerata dai sindacati, peggiorativa. I segretari provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, Alberto Irone, Patrizia Manca e Massimo Marchetti riportano che “la decisione dello sciopero è stata assunta al termine di una lunga riflessione dalle segreterie nazionali nella consapevolezza del momento particolare che attraversa il Paese e del ruolo che questi lavoratori e queste lavoratrici, anche sul territorio trevigiano, hanno svolto in questi mesi collaborando con soggetto pubblici e privati per far rispettare le misure anti contagio e il divieto di assembramento. Uno sforzo realizzato spesso in condizioni di precaria sicurezza del proprio lavoro. Quello della salute e della sicurezza di questi addetti è un tema centrale“.

I Sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil puntano il dito contro le modalità di assegnazione degli appalti “a volte il prezzo del servizio è perfino più basso del costo del salario – ribadiscono Irone, Manca e Marchetti -. A livello nazionale le Sigle di categoria hanno cercato di sbloccare le trattative ma l’atteggiamento dilatorio delle controparti non ha lasciato altra scelta che proclamare lo sciopero, a difesa della dignità degli stipendi di lavoratori che rischiano la vita e hanno continuato a difendere il patrimonio anche durante la pandemia”.

La sicurezza – continuano i sindacalisti – passa anche attraverso l’azione dei lavoratori di questi comparti che operano in appalti pubblici e privati in condizioni economiche non più accettabili, senza contare che nel caso della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza si va, a volte, oltre le regole (eluse o violate), portando a vertenze sindacali per farle valere. È ora che gli enti intervengano a rimettere ordine in questo settore sempre più indispensabile e sempre meno considerato”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: web).
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