Presentata venerdì, a un seminario organizzato dall’Associazione Comuni della Marca Trevigiana e dal Centro Studi la modifica alla Legge Regionale 39/2017 che offre nuove possibilità ai Comuni. Con la L.R. n. 16 del 27 luglio 2023, infatti, è stato introdotto un emendamento all’art. 46 della legge regionale n. 39 del 3 novembre 2017, che regolamenta le norme in materia di edilizia residenziale pubblica.
La modifica introdotta assicura, nell’ambito dell’attribuzione di alloggi per finalità sociali da parte dei Comuni, nel numero di 2 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Con questa modifica si assicura la possibilità ai Comuni di avere nella disponibilità due alloggi da destinare a progettualità sociali. Per dare concretezza alla possibilità aperta dalla recente modifica normativa, gli enti sono chiamati a stilare un accordo di programma con Ater autorizzati dalla Regione Veneto.
Al seminario sono intervenuti Paola Roma, presidente dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana, Marco Della Pietra, presidente del Centro Studi Amministrativi della Marca Trevigiana, Federico Pigozzo, direttore lavori pubblici della Regione Veneto, Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Mario Conte, sindaco di Treviso, Mauro Dal Zilio, presidente di ATER Treviso, Olivieri Beni, vicepresidente della Fondazione di Comunità della Sinistra Piave, Gianluca Fraioli, coordinatore UIL veneto per conto delle sigle sindacali.
“Come Associazione Comuni e Centro Studi abbiamo lavorato con grande energia per arrivare a questa opportunità che viene ora offerta ai Comuni, per la quale non posso che ringraziare la Regione Veneto nella figura dell’assessore Corazzari e del dirigente Pigozzo: 2 alloggi a tutti i Comuni per finalità sociali, che magari potranno così riaprire strutture chiuse o riattare immobili di loro proprietà coi fondi di bilancio dedicati – ha detto Paola Roma – Si potrà dunque assegnare in base a un progetto di finalità sociale approvato dalla Regione, in convenzione con Ater, non per forza legato alla stretta emergenza abitativa ma anche ad altre situazioni di ambito sociale che il Comune può decidere in autonomia. Grazie dunque al gruppo di lavoro che ha portato a questo risultato, su spinta del Comune di Treviso che ha affidato all’Associazione Comuni questa missione abitativa. Ora lavoreremo in quadra anche con i sindacati e Fondazione di Comunità. Un piccolo primo passo ma un grande cambiamento, con Ater al nostro fianco, in questo lavoro di squadra portiamo avanti insieme come territorio”
“Ringrazio l’Associazione Comuni per questa iniziativa importante sul tema della casa, assieme a Regione e Ater – ha detto Mario Conte – Questa modifica offre grandi possibilità, soprattutto ai comuni più piccoli, e mi auguro sia solo il primo passo verso un cambiamento ancora maggiore: io sono per un nuovo piano casa, un co-housing sociale. Oggi magari non abbiamo tutti gli strumenti per dare risposte a tutte le esigenze, ma sono sicuro che come in questo caso, col dialogo e il confronto costruiremo un nuovo piano casa regionale efficiente e al passo coi tempi”.
“Questa è una nuova opportunità che mette a disposizione dei Comuni la possibilità di assegnare 2 appartamenti all’edilizia residenziale pubblica, gestiti poi da noi insieme ai Comuni in collaborazione con gli altri attori della casa. Si potrà dare così una risposta rapida a quelle tante necessità sociali che ogni giorno i sindaci affrontano. Ater è al loro fianco” ha detto Mauro Dal Zilio.
Sono intervenuti poi anche Oliviero Beni della Fondazione di Comunità della Sinistra Piave, che ha portato l’esempio del fondo di garanzia quale incentivo all’affitto di alloggi, e Gianluca Fraioli per conto dei sindacati, ribadendo il valore sociale dell’iniziativa per il bene delle famiglie e dei lavoratori che necessitano di trovare casa.
(Foto: Radici Srl).
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