Emergenza ambientale e custodia del creato: presentato a Crespano il libro “Cinquanta voci per la Laudato sì”

La natura è un libro aperto ma ha solo bisogno di una chiave di interpretazione”: queste le parole utilizzate dal botanico Cesare Lasen per chiudere il suo intervento durante l’evento di ieri a Crespano di Pieve del Grappa in occasione della 15esima “Giornata per la Custodia del Creato” (mettiamo in pratica la “Laudato sì”).

All’iniziativa ha partecipato anche il dottor Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” che ha contribuito al progetto del libro “Cinquanta voci per la Laudato sì”, testo curato da don Michele Marcato, direttore dell’Istituto di scienze religiose “Giovanni Paolo I”.

L’accoglienza si è tenuta al Centro don Paolo Chiavacci di Crespano di Pieve del Grappa ma, a causa della pioggia, non è stato possibile salire al prato di Monte Castel: per questo la seconda parte dell’evento si è tenuta nella chiesa del centro.

In questa iniziativa della diocesi di Treviso è intervenuto anche monsignor Michele Tomasi, vescovo di Treviso, che ha presieduto la Santa messa che ha chiuso la serata.

L’accompagnamento musicale è stato affidato agli allievi di ottoni della Società Filarmonica di Crespano del Grappa che hanno proposto un repertorio di brani apprezzato dal pubblico presente.

FOTO CRESPANO 3

La scorsa primavera, il vicepresidente del “Beato Toniolo” aveva accolto l’invito ad essere uno fra i lettori e commentatori di brani dell’enciclica di papa Francesco, attraverso un video pubblicato negli ultimi giorni di maggio 2020 all’interno dell’iniziativa “Cinquanta voci per la Laudato sì”.

La scelta dei promotori era caduta su personalità del mondo ecclesiale, culturale, civile, economico e sociale delle diocesi di Treviso, Belluno-Feltre e Vittorio Veneto e il contribuito del dottor Zabotti è entrato a far parte del volume presentato ieri.

Le criticità ambientali che stanno interessando il pianeta, dalla deforestazione ai cambiamenti climatici, richiedono una “conversione” nell’approccio alla natura che non deve essere concepita come strumento nelle mani dell’uomo che pensa di poter disporre della stessa a suo piacimento e senza limiti.

L’enciclica “Laudato sì” di papa Francesco, a distanza di alcuni anni dalla sua pubblicazione, contiene un messaggio ancora molto attuale, considerando gli effetti devastanti del maltempo che nelle ultime settimane ha provocato numerosi danni anche nella Regione Veneto.

L’iniziativa del libro “Cinquanta voci per la Laudato sì” e l’evento trevigiano legato alla 15esima “Giornata per la Custodia del Creato” rappresentano delle occasioni privilegiate per riflettere, in una dimensione comunitaria, sulle strategie per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle prassi più corrette che si possono adottare per migliorare il proprio rapporto con la natura e l’ambiente in generale.

Una sfida nella quale ognuno deve sentirsi protagonista e che le comunità cristiane hanno messo in cima alle loro priorità grazie ai ripetuti moniti arrivati dal Santo Padre sulla custodia del creato.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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