Enpa a supporto di cittadini ucraini che arrivano con i loro animali domestici. Inviati cibo e medicinali, attiva anche una mail per situazioni urgenti

Le sezioni Enpa del Nord-Est con Enpa Trieste, Treviso, Arzignano, Verona e Venezia ma anche quelle di Torino, San Severo e Torremaggiore, Perugia, Val della Torre sono pronte ad accogliere cani e gatti di profughi ucraini diretti in Italia.

Enpa fa sapere che da ora anche gli animali senza la certificazione potranno essere accolti nel nostro paese, in deroga al regolamento UE 576/2013.

“Alla luce di questa importante apertura, fortemente auspicata da Enpa fin dall’inizio del conflitto,– afferma Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa – l’intera rete nazionale di canili sanitari e rifugi nonché di gattili gestiti dall’Ente Nazionale Protezione Animali, da Nord a Sud, è pronta all’accoglienza d’intesa con i servizi sanitari pubblici”.

Si tratta di una decisione importante per venire incontro a chi, fuggendo dalla guerra ha scelto di non abbandonare il proprio animale domestico.

Gli ucraini diretti in Italia con animali al seguito devono contattare il ministero della salute italiano all’indirizzo UA-pets@sanita.it.

L’associazione infatti ribadisce di lavorare in stretto contatto con il Ministero della Salute per l’accoglienza di animali da compagnia al seguito di profughi ucraini e precisa che al momento solo pochi animali sono entrati in Italia al seguito di profughi ucraini, ma si calcolat per l’immediato futuro un aumento degli ingressi.

Il Ministero riceve direttamente dai posti di frontiera della Polonia, Ungheria e Romania le segnalazioni di presenza di animali al seguito di rifugiati diretti in Italia. In caso di necessità, l’intera rete dei rifugi Enpa assicura di essere pronta su scala nazionale ad accogliere in rifugi di canili o gattili gli animali per l’osservazione sanitaria obbligatoria, d’accordo con le Asl locali.

L’associazione Enpa Treviso raccoglie anche aiuti per gli animali da affidare a cittadini ucraini che tornano nel loro Paese ma purtroppo non ci sono al momento corridoi umanitari ufficiali e sicuri per portare aiuti direttamente. L’associazione riferisce che si sta organizzando con le enormi difficoltà del caso, per inviare petfood e medicinali veterinari e che ha contatti costanti con l’Associazione Animal Asia per facilitare casi di spostamento di animali dall’Ucraina a Paesi confinanti come la Polonia.

“Stiamo verificando con la Comunità di Sant’Egidio di Treviso la possibilità di inviare, loro tramite, petfood e medicinali veterinari” si legge in una nota.

Enpa Trieste si è resa disponibile alla soluzione di problemi connessi all’emergenza, stante la sua posizione di confine ma ad ogni modo l’associazione sta aprendo un ulteriore canale di contatti diretti con soci e volontari Enpa di nazionalità ucraina per raccogliere ogni segnalazione e richiesta di intervento.

La mail di riferimento è ucraina@enpa.org. Si specifica che si tratta di una mail riservata a situazioni urgenti, non a richiesta di informazioni, per le quali è sempre possibile contattare le varie sezioni di Enpa.

L’associazione rende chiaro di appoggiare la raccolta fondi di un cittadino italiano, Andrea Cisternino, che gestisce un rifugio di 450 animali a Kiev a questo link http://www.rifugioitaliakj2.org/donazioni/.

(Foto: Enpa Treviso).
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