Espulso dall’Italia, gira con due ragazze e un piccone in auto e mente ai Carabinieri sulla propria identità: arrestato

Una pattuglia dei Carabinieri in servizio di perlustrazione nel territorio comunale di Villorba ha fermato nelle scorse ore in Viale della Repubblica un’auto con a bordo tre giovani: un 30enne di nazionalità estera e due ragazze quasi coetanee del primo.

All’interno della vettura i militari dell’Arma, nel corso del controllo, hanno trovato un piccone in acciaio lungo 30 centimetri, posto in sequestro e del quale i tre non hanno fornito spiegazioni a riguardo.

I tre sono stati condotti in caserma per la contestazione della contravvenzione che deriva dal porto dell’oggetto atto a offendere. Si è quindi accertato che il conducente dell’autovettura, sprovvisto di patente di guida, e che all’atto del controllo dei Carabinieri aveva dichiarato genericamente le proprie generalità esibendo un documento sulle quali erano appunto riportate quelle dichiarate, non era chi aveva dichiarato di essere.

I rilievi fotodattiloscopici hanno fatto infatti emergere la reale identità del fermato, quella di un cittadino di nazionalità serba, in possesso di alias, gravato da precedenti (anche per reati di falso) e che quattro anni fa era stato destinatario di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale in forza di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Venezia.

Il trentenne è stato quindi arrestato per la violazione del Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero e dell’articolo 495 del Codice Penale, che punisce la falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri.

L’arresto è stato convalidato e all’esito dell’udienza tenutasi in Tribunale a Treviso, all’uomo è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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