Estetisti e acconciatori, l’appello di Cna ai consiglieri regionali trevigiani: “Poca attenzione per queste categorie”

Estetiste e acconciatori incassano ogni giorno solidarietà da politici e rappresentanti delle istituzioni ma la amara realtà è che li continuano a tenere chiusi, mentre i loro colleghi tedeschi hanno già riaperto lunedì 4 maggio e da noi categorie come dentisti, fisioterapisti, etc. hanno già regolarmente ripreso a lavorare. Abbiamo predisposto il protocollo aziendale anti-contagio per le loro categorie: possono riaprire in sicurezza“.

Lo afferma Alfonso Lorenzetto, presidente di Cna territoriale Treviso.

L’Associazione degli Artigiani lancia un appello ai consiglieri regionali eletti in provincia di Treviso affinché la Regione Veneto preveda la riapertura delle attività di queste categorie di lavoratori e chiede inoltre alla Regione Veneto contributi a fondo perduto per queste categorie di artigiani sulla scorta di quanto fatto da altre Regioni italiane.

“Notiamo che c’è molta attenzione nel definire le categorie di “congiunti” da poter visitare e le attività motorie o sportive da poter svolgere – sottolinea Lorenzetto – ma nessuna attenzione per queste categorie di artigiani, i quali non hanno ricevuto nulla se non 600 euro”.

Il protocollo anti-contagio predisposto da Cna Treviso include le linee guida per la sicurezza nei luoghi di lavoro, licenziate dalla Regione Veneto il 29 aprile scorso, e un sistema di regole specifiche per i settori dell’acconciatura, dell’estetica e degli altri imprenditori del servizi alla persona che secondo il dpcm del 26 aprile scorso dovrebbero riaprire solo il 1º giugno.

Ci sono pratiche anti-contagio che valgono per tutti i lavoratori e pratiche specifiche per queste categorie, come ad esempio la programmazione degli appuntamenti per non creare attese e avere il tempo per sanificare i locali – spiega Francesca Peltrera, responsabile Sicurezza di Cna Treviso -. Serve molta attenzione ora perché siamo in una fase di convivenza con il virus e, se non agiamo tutti con la massima prudenza, sia nei luoghi di lavoro che fuori, potrebbe ripartire la catena dei contagi”.

Il protocollo anti-contagio di Cna dettaglia i comportamenti da tenere e le prassi da adottare in materia di: accoglienza del cliente; modalità di svolgimento dell’attività e utilizzo dei Dpi; pulizia degli ambienti, degli strumenti, degli indumenti e della biancheria del lavoro e gestione dei collaboratori/dipendenti.

“Chiediamo alla Regione Veneto di fare come altre Regioni italiane, che hanno integrato i provvedimenti del governo con loro risorse dando contributo a fondo perduto per le piccole e medie imprese e per i lavoratori autonomi” – conclude Lorenzetto.

(Fonte: CNA Treviso).
(Foto: web).
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