Faba Srl, un connubio tra la magia del racconto e la tecnologia “a prova di bambino”

A Vascon di Carbonera esiste una realtà imprenditoriale che punta tutto sulla riscoperta delle fiabe, coniugando la magia del racconto con una tecnologia smart “a prova di bambino”. 

Chiara Gava, co-founder & Chief Product Officer di FABA ci spiega il successo di questa azienda

Quando nasce FABA?

L’idea di Faba ha preso forma nel 2019. In quel periodo, io e gli altri tre founders stavamo già lavorando insieme e ci siamo trovati tutti nella condizione di diventare genitori praticamente nello stesso periodo. È stato un momento di svolta. 

Abbiamo notato come i bambini di oggi, i cosiddetti “nativi digitali”, fossero naturalmente attratti da tutto ciò che ha uno schermo. Ci siamo resi conto che c’era un bisogno urgente di offrire un’alternativa sia per i genitori che per i bambini e le bambine.

Abbiamo deciso di mettere a frutto la nostra esperienza e creatività per offrire un’alternativa all’uso eccessivo dei dispositivi digitali. Il nostro obiettivo era fornire un modo per intrattenere i bambini e le bambine in modo sicuro e adatto alla loro età, e allo stesso tempo offrire ai genitori un modo alternativo per coinvolgere i propri figli, evitando l’eccessiva dipendenza da telefono e tablet. Il CEO di Faba è per metà tedesco e lì l’abitudine di ascoltare audiolibri nei viaggi in auto è consolidata, abbiamo preso spunto anche da questo.

La missione di Faba è creare un ambiente sicuro e stimolante per i bambini e le bambine, offrendo loro contenuti educativi e divertenti che possono essere fruibili senza l’uso di schermi. Vogliamo essere un’alternativa sana e positiva per l’intrattenimento dei bambini di oggi e lasciare spazio alla loro immaginazione. Vogliamo essere un punto di riferimento nel settore dell’intrattenimento per bambini, promuovendo sempre valori di apprendimento e divertimento.

Il Raccontastorie accompagna un bambino da 0 a 6 anni, quali benefici può dare?

Il ruolo del Raccontastorie nell’accompagnare un bambino dai 0 ai 6 anni può essere estremamente benefico sotto diversi aspetti:

  1. Sviluppo del linguaggio: Ascoltare storie aiuta i bambini a familiarizzare con il linguaggio, ampliando il loro vocabolario e migliorando la comprensione verbale. Recentemente abbiamo condotto uno studio con l’Università degli Studi di Trieste proprio per vedere gli effetti del Raccontastorie sullo sviluppo del linguaggio e i risultati sono stati estremamente positivi con un +46% di miglioramento sui test del linguaggio in bambini e bambine in età prescolare.
  2. Stimolazione cognitiva: Le storie possono aiutare i bambini a sviluppare abilità cognitive come il pensiero critico, la capacità di ragionamento e la memoria.
  3. Creatività e immaginazione: Le storie stimolano la fantasia e l’immaginazione dei bambini, incoraggiandoli a creare mondi immaginari e a esplorare nuove idee.
  4. Vincoli dello schermo: L’interazione con il Raccontastorie può fornire un’alternativa salutare al tempo trascorso davanti agli schermi, contribuendo a limitare l’esposizione ai dispositivi digitali nei primi anni di vita, il che può essere benefico per lo sviluppo cognitivo e emotivo del bambino.

Nell’era del digital, i bambini si interessano ancora alle fiabe/storie?

Le tecnologie digitali e la facilità di accesso a libri elettronici, app per la narrazione, audiolibri e video interattivi, tablet e device offrono sicuramente nuove opportunità rispetto alle modalità in cui viene vissuta e sperimentata l’esperienza narrativa da parte dei più piccoli: pensiamo ad esempio all’interattività, alla personalizzazione delle storie ma anche all’accesso facilitato a un sempre più vasto repertorio di racconti provenienti da tutto il mondo.

Le fiabe, in particolare, hanno un fascino senza tempo che può trasportare i lettori/ascoltatori in mondi fantastici, insegnare lezioni morali, stimolare l’immaginazione ma anche contribuire a costruire il loro sapere. Questi elementi sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini e rimangono importanti indipendentemente dalla forma che la narrazione assume.

Molte famiglie continuano a sostenere l’importanza della lettura tradizionale come attività centrale per vivere un tempo in famiglia, ma anche per stimolare l’apprendimento della lingua e lo sviluppo delle abilità di ascolto e concentrazione. A tal proposito, una ricerca che abbiamo svolto nel 2023 con il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università degli studi di Trieste ha dimostrato che il Digital Storytelling supportato da FABA ha generato un impatto positivo sulle abilità di vocabolario dei bambini, sia sul numero di parole riconosciute in generale, sia in merito a termini specifici legati alle storie ascoltate e ha evidenziato un’efficacia assimilabile a quella riscontrata in studi con storie raccontate da genitori o comunque da adulti.

In conclusione, mentre i supporti e le modalità di fruizione delle narrazioni possono evolvere, l’interesse dei bambini per le fiabe e le storie rimane costante.

(Foto: Faba)
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati