Si era spacciata come una fantomatica “Dottoressa Rossi” e sotto le mentite spoglie di funzionaria di un Comune dell’hinterland trevigiano che stava, asseritamente, svolgendo degli accertamenti in materia di Covid, si era presentata lo scorso novembre nell’abitazione di due 70enni, fratello e sorella conviventi, riuscendo a convincerli a farla entrare in casa.
Una volta all’interno dell’abitazione la malfattrice, approfittando di un attimo di distrazione della coppia, era riuscita a impossessarsi di alcuni monili in oro e di un portafoglio contenente denaro contante, dandosi poi alla fuga.
I Carabinieri della Compagnia di Treviso, all’esito delle indagini condotte, sono riusciti a identificare la probabile autrice del reato in una 31enne di origini romene già nota alle Forze dell’ordine.
Ulteriori approfondimenti dei militari dell’Arma hanno, inoltre, consentito di appurare che la donna già nel giugno scorso si era verosimilmente resa responsabile del furto di una collana in oro in danno di una 76enne.
L’anziana, che nella circostanza si trovava nei pressi dell’ingresso della propria dimora, distante solo poche centinaia di metri dall’abitazione della coppia truffata a novembre, era stata avvicinata dalla straniera con il pretesto di una richiesta di informazioni e quindi derubata del monile che stava indossando al collo, fortunatamente senza subire ulteriori conseguenze fisiche.
Per la straniera è così scattata la doppia denuncia all’Autorità giudiziaria.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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