Frodi bonus edilizia: 280 milioni sorvegliati dalle Fiamme Gialle di Treviso nel 2022. “A livello nazionale, questi inganni rubano 100 euro a ogni italiano”

Il resoconto di quanto portato a termine nel 2022, per le Fiamme Gialle di Treviso, risulta particolarmente cospicuo: ne ha parlato il colonnello Francesco De Giacomo durante la conferenza stampa di fine anno in Prefettura, citando non soltanto gli interventi di controllo, ma anche quelle operazioni specifiche programmate dal Corpo della Guardia di Finanza durante la ripresa dell’economia e dopo la cessazione dello stato d’emergenza. Per quanto riguarda i moduli classici di controllo, il Comando provinciale ha portato a termine oltre 5mila interventi ispettivi. “Mi sento di dire che, rispetto agli anni precedenti, la finalità è cambiata, – ha spiegato il colonnello, – l’obiettivo era infatti il monitoraggio delle risorse pubbliche del Pnrr”.

A livello nazionale, le frodi sui bonus edilizia ammontano a una cifra pari a sei miliardi di euro: dividendole per ogni cittadino italiano (ovvero 60 milioni) – questo l’esempio portato dal colonnello De Giacomo – possiamo capire che queste frodi hanno sfilato dalla tasca di ogni italiano una banconota da cento euro”. La provincia di Treviso risulta tra le prime in Italia a contrastare queste frodi: 280 milioni di euro sono stati posti sotto sorveglianza, 42 dei quali già confiscati dalla Guardia di Finanza. Questo sarebbe il risultato di una riuscita collaborazione tra il corpo provinciale delle Fiamme Gialle e i tanti Comuni che hanno siglato un accordo di monitoraggio delle azioni relative al Pnrr (la Città di Treviso per prima).

“Rimane comunque attuale la questione relativa alle frodi del reddito di cittadinanza – ha continuato il comandante -. Il fenomeno più particolare è stato quello relativo agli ospiti dei centri d’accoglienza (CAS) che percepivano denaro pur non avendone diritto”. A loro, attraverso la Guardia di Finanza, la Prefettura ha revocato il diritto a rimanere nei centri, allontanandoli.

Rimane piuttosto alto in provincia di Treviso anche il numero di reati fallimentari: 84 le indagini complessive, con una sottrazione di circa cento milioni di euro. Sono state 217 invece le informative antimafia condivise tra le forze dell’ordine per evitare infiltrazioni malavitose.

Dopo la riapertura dell’aeroporto Canova di Treviso è tornata a pieno regime anche l’attività di controllo della valuta scoperta: le somme eccedenti non dichiarate e scoperte dalle Fiamme Gialle sono state circa un milione e mezzo.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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