“Futurismo di Carta”: la nuova (doppia) mostra del Museo Collezione Salce dal 28 ottobre

Un iconico manifesto della collezione Salce

Dal prossimo 28 ottobre e fino al 30 giugno 2024 il Complesso di San Gaetano ospiterà “Futurismo di Carta”, una doppia mostra, suddivisa in due momenti, del Museo Nazionale Collezione Salce.

Attingendo dalla propria collezione, la più ampia nel suo genere a livello nazionale, il Museo Salce esporrà al pubblico una serie inedita di 130 locandine e manifesti pubblicitari espressione del periodo Futurista, ponendo il focus sulla più vitale e multiforme delle avanguardie italiane, qui osservata da un punto di vista meno noto.

La mostra si suddividerà in due parti: la prima con la declinazione “Forme dell’avanguardia nei manifesti della Collezione Salce” dal 28 ottobre all’11 febbraio che coprirà il periodo che va dal 1915 al 1930, e una seconda, dal titolo “Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità” in programma dal 1 marzo al 30 giugno, che raccoglierà manifesti datati fra il 1930 e il 1940.

“Futurismo di Carta” è curata da Elisabetta Pasqualin, direttrice del Museo, e Sabina Collodel, che hanno concentrato il loro studio sull’espressione grafica dell’arte futurista, meno popolare rispetto a quella che si è concretizzata nell’arte pittorica e nella scultura (basti pensare a “Forme uniche della continuità nello spazio” di Umberto Boccioni). 

Elisabetta Pasqualin, direttrice del Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso

“Il Futurismo è un movimento vivace che ha attraversato il Novecento – spiega Pasqualin – ricco di stimoli e di momenti da scoprire potremmo dire soprattutto attraverso il manifesto in quanto è un tipo di linguaggio che tutti noi conosciamo nella pittura, ma nella grafica pubblicitaria è più difficile proprio perché deve essere subordinato a quello che poteva essere il prodotto da pubblicizzare”.

Per la mostra è stato creato un catalogo ad hoc edito da L’Erma di Bretschneider che ad ogni immagine accompagnerà considerazioni scientifiche sul percorso espositivo. Tra gli artisti presenti in mostra si ricordano Mario Sironi, Marcello Dudovich, Fortunato Depero, Federico Seneca, Marcello Nizzoli, Gino Boccasile, Nicolai Diulgheroff, Xanti Schawinsky, Giulio Cisari, Lucio Venna, Umberto di Lazzaro, Luigi Martinati le cui opere sono accomunate dal linguaggio tipicamente futurista che spicca per l’uso particolare di elementi tipografici, colori accesi, e per la rappresentazione grafica della luce e del suono.

“I manifesti e le locandine pubblicitarie saranno suddivisi in un ordine tematico seguendo tre filoni – prosegue Pasqualin –: l’interpretazione della figura umana, il mito della macchina, dell’aereo e della velocità e un terzo dove si raccolgono le tematiche definite ‘culture e società‘. Non dimentichiamo che il manifesto pubblicitario va al di là del linguaggio del singolo autore per riflettere la cultura e gli usi del tempo in cui è stato realizzato, ponendo al centro dei prodotti che vanno dalla saponetta Radia alla pubblicità dello spettacolo teatrale”.

La mostra a Treviso si svolgerà in parallelo ad un’altra esposizione in programma a Matera. “Il progetto della mostra in due episodi proposto dal nostro Museo Salce si collega ad un altro importante progetto espositivo che, anche con la collaborazione del Salce, aprirà le porte al Museo Nazionale di Palazzo Lanfranchi a Matera, organizzato dalla Direzione regionale Musei Basilicata – sottolinea il direttore della Direzione regionale Musei Veneto del Ministero della Cultura, Daniele Ferrara -. In quella sede, ad essere approfondito sarà il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del Movimento futurista. La mostra materana sarà visitabile dal 20 ottobre 2023 al 10 febbraio 2024, offrendo così un ulteriore, originale focus di indagine sul Futurismo Italiano e confermando la volontà di collaborazione tra le nostre Istituzioni”.

Un museo sempre più inclusivo che guarda al 2026: in “cantiere” una mostra sulle Olimpiadi

Accanto alla doppia mostra sul Futurismo, il Museo Collezione Salce offrirà un ampio programma di attività didattiche rivolte ai giovani e a persone con disabilità nell’ottica di diventare un luogo di cultura sempre più inclusivo. Inoltre, la Biblioteca del Museo sarà gradualmente implementata con acquisti proprio sul tema della storia della pubblicità in Italia per offrirsi come luogo di studio e ricerca.

In vista del 2026 è in programma anche una nuova mostra a tema Olimpiadi. “Con il Direttore Ferrara stiamo già definendo la programmazione per il prossimo triennio – conclude Pasqualin -. Punto di arrivo di questa fase progettuale sarà il 2026, con una grande esposizione collaterale all’evento olimpico di Milano – Cortina. Il progetto che sta prendendo forma credo sarà decisamente innovativo per il Salce, coinvolgendo le sue collezioni ma anche quelle di soggetti diversi, nazionali e internazionali”.

“In particolare vorremmo organizzare una mostra dedicata alla neve e alle Olimpiadi con l’idea di raccontare l’inverno, una stagione lunga e cupa per la montagna, che grazie alla neve e allo sci si trasforma quasi magicamente in un momento di estremo divertimento e attrattivo per un grande pubblico”.

(Foto: Qdpnews.it).
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