Guardie per l’ambiente di Treviso, a tutela del benessere degli animali d’affezione nella Marca Trevigiana

Il mutamento di sensibilità degli italiani nei confronti dei temi della tutela e del benessere degli animali è ormai una certezza anche in provincia di Treviso e nell’Alta Marca Trevigiana.

Per questo, anche nel territorio trevigiano, diverse istituzioni, associazioni e sodalizi operano per garantire un presidio a 360 gradi a favore degli amici a due, quattro e più zampe.

Un esempio di vocazione assoluta alla causa degli animali arriva dall’Associazione nazionale guardie per l’ambiente delegazione di Treviso, una bella realtà di volontariato, con sede a Mogliano Veneto in via Olme 35, che offre un importante servizio per tutti i cittadini della provincia di Treviso e non solo.

Affiliata alla sede nazionale di Corato (Bari), l’associazione è guidata da Alessandro Pasqualetto, coordinatore per la provincia di Treviso.

Le guardie zoofile di cui dispone l’associazione sono configurate giuridicamente come guardie giurate particolari che vengono nominate con apposito decreto prefettizio, assumendo lo status di pubblico ufficiale con funzioni di polizia amministrativa e giudiziaria.

Per diventare guardie zoofile si deve frequentare un corso di formazione, al termine del quale è richiesto il superamento di un esame. L’area di competenza di queste guardie per l’ambiente, con riferimento agli animali d’affezione, è principalmente la provincia di Treviso, con la possibilità di essere operative anche nelle province di Venezia, Padova, Vicenza e Belluno.

I volontari sono quotidianamente impegnati in campagne di prevenzione e di promozione sulla corretta detenzione e conduzione degli animali d’affezione, con un focus specifico sulla tutela e sul benessere degli stessi.

Il nucleo operativo delle guardie zoofile si attiva su segnalazione e in caso di flagranza di reato, di concerto con le autorità competenti. Ove sussista una convenzione, come nel caso di Mogliano Veneto, le guardie controllano il territorio sensibilizzando e assicurando il rispetto del regolamento comunale, delle leggi regionali e di quelle nazionali.

I volontari, in caso di specifica richiesta, si occupano anche di adozioni di animali e di promozione di campagne di raccolta alimentare in favore di canili o di altre associazioni della provincia.

I principali illeciti riscontrati durante i loro interventi riguardano i cani tenuti a catena in modo irregolare o incompatibile (ad esempio senza cuccia, riparo o acqua pulita), i cani vaganti (omessa custodia), la conduzione senza guinzaglio, i cani trascinati con la bicicletta, la mancata raccolta di deiezioni, l’assenza di iscrizione all’anagrafe canina e le situazioni di animali lasciati chiusi dentro l’auto.

È fondamentale che venga sottolineata l’importanza di una segnalazione veritiera e di buon senso – spiegano le guardie zoofile – L’identità del segnalante rimane anonima, in quanto abbiamo l’obbligo di rispettare il segreto d’ufficio. Nel periodo estivo stiamo notando troppi cani trainati in bicicletta, aspetto vietato dal codice della strada, e anche molti cani che passeggiano nelle ore più calde della giornata senza la possibilità di bere o, addirittura, lasciati chiusi in auto”.

“Ricordiamo che – concludono i volontari – l’auto in sosta raggiunge temperature elevatissime e non bastano i finestrini aperti per evitare che l’animale possa sentirsi male. La raccolta delle deiezioni, infine, è uno dei problemi più ricorrenti: è un segno di civiltà ed è imprescindibile per l’igiene pubblica”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione del Nucleo Operativo Guardie Zoofile).
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