Il Servizio di Epidemiologia dell’Ulss 2, in accordo con l’Ufficio scolastico di Treviso, sulla base della tradizionale sorveglianza “Okkio alla salute” dell’Istituto Superiore di Sanità, ha effettuato nei mesi di aprile e maggio 2022 un’indagine sugli stili di vita dei più piccoli.
I risultati sono stati presentati oggi e come campione per l’indagine sono stati presi gli alunni delle classi terze della scuola primaria della provincia di Treviso.
“Ringrazio per la collaborazione – ha detto il direttore generale Francesco Benazzi – la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Treviso Barbara Sardella, i sindaci dei Comuni interessati e il dottor Mauro Ramigni responsabile servizio Epidemiologia e la dottoressa Valentina Gobbetto per il lavoro svolto.
I risultati sono sicuramente migliori rispetto a quelli dell’anno scorso ma ci preoccupa la crisi economica che spinge un numero sempre crescente di famiglie ad acquistare cibo spazzatura per i propri figli”.
Hanno partecipato allo studio 58 Istituti comprensivi di 55 Comuni, per un totale di circa 600 genitori. L’indagine ha raccolto informazioni sullo stato ponderale, l’attività fisica e l’alimentazione di 594 bambini e, in particolare, sui cambiamenti negli stili di vita in seguito alla pandemia Covid-19, utilizzando un questionario online.
“Rispetto allo scorso anno si è riscontrato un miglioramento anche molto evidente delle abitudini di vita dei bambini – ha sottolineato il dottor Ramigni – Il ritorno a un’attività scolastica quasi normale ha con molta probabilità influito su questi risultati”.
Tv e videogiochi
Nel 2022 la percentuale di bambini che ha passato più di 2 ore al giorno davanti alla televisione o ai videogiochi è scesa dal 73 al 50% durante il weekend, mentre è salita di poco (dal 35% al 39%) durante i giorni di scuola.
Attività fisica
Il numero di bambini che svolge attività fisica per un tempo adeguato è aumentato: metà dei bambini fa almeno un’ora di movimento libero al giorno (era il 34% lo scorso anno), 3 bambini su 4 fanno almeno 2 ore di sport a settimana e circa il 40% ne fa almeno 3 (erano rispettivamente il 52 e il 31%).
Il 10%, invece, va in bici o monopattino almeno un’ora al giorno mentre rimane costante e bassa (1 su 4) quelli che vanno a scuola a piedi o in bici.
“L’attività fisica è molto importante – spiega Benazzi – e anche qui siamo preoccupati dalle conseguenze della crisi economica. Una famiglia in difficoltà difficilmente spende per mandare i propri figli a fare sport”.
Abitudini alimentari
Più del 20% dei bambini del campione non fa colazione tutte le mattine, quelli che mangiano frutta o verdura nelle quantità consigliate è aumentato (dal 35 al 45% per la frutta, dal 38 al 62% per la verdura), anche se il numero rimane ancora piuttosto basso.
E’ invece diminuita la percentuale di bambini che mangia troppi dolci (-16%), troppi snack salati (-9%) o beve troppe bibite zuccherate (-15%). I valori però rimangono alti.
“Mangiare questi prodotti – sottolinea Ramigni – dovrebbe essere una cosa occasionale, invece per ancora troppi è la prassi”.
Stato ponderale
I bambini obesi restano attorno al 5% mentre diminuiscono un po’ quelli in sovrappeso (17 contro il 20% dello scorso anno) e crescono i bambini sottopeso (13% vs 9%).
Anche in questa rilevazione la frequenza di bambini obesi e in sovrappeso è più alta nelle famiglie in difficoltà economica, con genitori con titolo di studio più basso e con genitori a loro volta in sovrappeso od obesi.
Ore di sonno
Il numero delle ore dormite ha colpito i medici dell’Ulss 2 in quanto è aumentato moltissimo il numero di bambini che dorme meno di 9 ore (arrivato al 38% contro il 7% dello scorso anni). A dormire meno i bambini che hanno la TV in camera, passano più di 2 ore al giorno a guardare la televisione o a giocare ai videogiochi, quelli che sono sovrappeso od obesi.
“L’incremento dei giochi online è un problema – sottolinea preoccupato Benazzi -, i disordini dovuti dal gioco negli adulti partono da lontano, proprio da questa fascia d’età che abbiamo analizzato. Se l’utilizzo dei videogiochi o della televisione rimane limitato a due ore non parliamo di rischio alto ma speriamo che questo trend non aumenti”.
Per prevenire questo problema, l’Ulss 2 ha avviato il progetto “S-collegati”, un servizio di consulenza gratuito e ad accesso diretto, rivolto a ragazzi e ragazze adolescenti con comportamenti disfunzionali legati alle nuove tecnologie e, in particolare, alla dipendenza da videogiochi, internet e social network.
Situazione socio-economica
La percentuale di famiglie che riferisce di far fatica ad arrivare a fine mese è salita dal 29 al 32%, nonostante una presenza di genitori con titolo di studio superiore più elevata rispetto allo scorso anno e anche una maggiore presenza di lavoratori a tempo pieno.
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