Il Distretto del cibo della Marca trevigiana entra nell’albo del Ministero delle politiche agricole. Il Gal Alta Marca: “Nuove opportunità per tutto il territorio”

Il progetto di sistema per far conoscere e promuovere in maniera congiunta l’ampio paniere di prodotti di qualità della Marca trevigiana e le sue eccellenze turistiche è stato finalmente approvato dopo un iter durato due anni.

“Abbiamo finalmente l’iscrizione all’albo nazionale dei Distretti del cibo presso il Ministero delle politiche agricole” afferma con grande entusiasmo Giuseppe Carlet, presidente del Gal Alta Marca.

“Questo è importantissimo soprattutto per le aziende aderenti – aggiunge – perché hanno una certezza: potranno partecipare ai prossimi bandi che farà il Ministero. Abbiamo, inoltre, pronta la cassetta con il marchio del distretto: un ottimo mezzo di “comunicazione” per consegnare i prodotti tipici del territorio valorizzandoli al meglio”.

“Contiamo, naturalmente, sulla collaborazione di tutti – conclude il presidente – dalle associazioni, che ci hanno sempre sostenuto, a tutti i soci che, credo, approfitteranno di questa grande opportunità”.

Il direttore del Gal Alta Marca Michele Genovese specifica: “ll Distretto del cibo della Marca trevigiana non è un distretto di prodotto, ma è una progettualità integrata territoriale che interessa l’intera provincia di Treviso, quindi 94 Comuni; un paniere ricchissimo che fa di Treviso la prima provincia in Italia nella Dop Economy grazie a 14 prodotti a riconoscimento europeo, 57 iscritti nell’albo dei prodotti tipici tradizionali e 12 piccole produzioni locali”.

Diversi sono i progetti in cantiere: “Un accordo che vorremmo fare con l’Ascom, con la ristorazione locale e anche con le scuole alberghiere riguarda l’uso dei prodotti del distretto nella nostra ristorazione, perché i giovani d’oggi, quelli che un domani apriranno ristoranti o svolgeranno attività di accoglienza turistica, devono saper conoscere e valorizzare i nostri prodotti. Crediamo, inoltre, alla valenza che può avere questo marchio, un vero marchio d’area con cui anche i Comuni possono promuovere in maniera congiunta le bellezze turistiche del territorio con le eccellenze enogastronomiche locali”.

“Anche alla luce del riconoscimento dell’Unesco, il tema dell’enogastronomia è di fondamentale importanza – conclude Genovese – per dare un’offerta allettante ai turisti e quindi per incrementare l’economia locale”.

(Foto e video: Qdpnews.it)
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