“Il futuro è carta”: Bruno Zago e i primi 50 anni di un colosso del packaging che guarda al domani

La famiglia Zago

S’intitola “Il futuro è carta” il libro (edito da Mondadori) a cui Bruno Zago, presidente e fondatore di Pro-Gest, affida la storia dell’azienda, dagli esordi ai giorni nostri, una vicenda umana e imprenditoriale che nel 2023 festeggia i suoi (primi) 50 anni.

Bruno Zago presidente e fondatore di Pro-Gest – video di Simone Masetto

Partito nel 1973 con il primo scatolificio a Zero Branco, Zago ha man mano dato vita ad un “impero di carta” (nella migliore accezione del termine), un Gruppo che oggi è il principale player italiano dell’industria cartaria.

La festa del cinquantennale, svoltasi stamani nel quartier generale dell’azienda a Ospedaletto di Istrana, è stata l’occasione non solo per presentare il volume ma anche per riflettere sui temi della circolarità, del riciclo e del rapporto tra azienda e territorio con ospiti quali l’assessore regionale Elena Donazzan, il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon, Leopoldo Destro, presidente di Confindustria Veneto Est e Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso -Belluno.  

Il talk moderato dalla giornalista Verona Gentili (a destra)

Sul fronte della sostenibilità Bruno Zago è stato un anticipatore dei tempi, fra i primi ad investire in maniera sistematica sul cartone come materiale riciclabile in grado di sostituire soluzioni meno sostenibili. Allora il mondo degli imballaggi per prodotti ortofrutticoli si stava trasformando passando progressivamente dal legno alla plastica. In controtendenza rispetto ai competitor, l’imprenditore trevigiano intuì che il futuro era, ed è tutt’ora, la carta, al tempo un materiale povero che esaurita la sua funzione veniva bruciato.

Bruno Zago

Dai primi investimenti nelle macchine per produrre cartone ondulato (facendo concorrenza ai toscani) passando per l’acquisto all’asta di una cartiera nel Ferrarese “ridotta ad un groviglio di rovi”, dialogando con la giornalista di Mediaset Verona Gentili, Zago ha ripercorso le tappe essenziali della creazione di un impero, senza nascondere l’emozione di fronte a clienti, fornitori e collaboratori di una vita.

“Insieme ne abbiamo passate e viste tante, sono trascorsi cinquant’anni e siamo ancora qui, fra altri cinquanta, forse, molleremo il tiro – ha commentato con la voce rotta dalla commozione – Grazie al lavoro di tante persone, e in primis della mia famiglia, nel corso degli anni siamo riusciti a creare una realtà che ha saputo crescere impetuosamente quando ve n’era l’opportunità e resistere nei momenti di maggiore difficoltà, dando prova di inventiva e tenacia”.

Bruno Zago con la figlia

“Oggi che siamo presenti dal Trentino alla Puglia con oltre 1300 collaboratori, in questa occasione speciale, ricordiamo il percorso fatto sin qui, ma con una convinzione fondamentale, che ho voluto fosse il titolo del mio libro: il futuro è carta”.

L’intervista a Elena Donazzan e Mario Pozza – video di Simone Masetto

Che il futuro risieda in questo materiale lo ha confermato anche l’ing. Paolo Culicchi, presidente onorario di Assocarta che ha firmato la prefazione del libro, sottolineando le doti di visione e lungimiranza che servono agli imprenditori di oggi per farsi strada in un mercato che risente dei nuovi equilibri geopolitici che vedono emergere nazioni come Cina e India.

“Dal 2009 visito due aziende a settimana, realtà in salute che determinano il successo economico del Veneto. Gli elementi vincenti sono sintetizzati nella storia della famiglia Zago che ha mantenuto forti legami con il proprio territorio e con la propria famiglia abbracciando un modello di sviluppo di larghe vedute, privo di complessi di inferiorità, che guarda al mondo mantenendo salda l’identità. Questi elementi hanno determinato quello che chiamiamo ‘miracolo del Nordest’, un modello replicabile solo trasmettendo ai giovani storie come quella che abbiamo ascoltato oggi”. Così l’assessore Elena Donazzan intervenuta durante il talk sul tema “Imprese protagoniste dei territori. Il rapporto di Pro-Gest con il suo territorio”.

Elena Donazzan

“Il nostro territorio ha bisogno di imprenditori come Bruno Zago – ha commentato a sua volta il presidente della Provincia Marcon – Quando ha iniziato negli anni Settanta i tempi erano diversi, rientrare con investimenti massicci in tempi brevissimi come è riuscito a fare lui in passato oggi è impensabile. Il futuro pone le prossime generazioni di fronte a nuove sfide che non potranno prescindere dal concetto di sostenibilità ambientale ma anche sociale ed economica per stare in piedi in un mondo complesso e globalizzato”.

Stefano Marcon

“Il settore di cui Pro-Gest è leader rappresenta un’eccellenza per il nostro territorio – ha sottolineato il presidente Mario Pozza – Come presidente di Unioncamere mi faccio testimone di storie d’impresa come questa nel mondo, parlandone come un modello per le piccole e medie imprese che da una dimensione artigianale possono raggiungere questi livelli, un traguardo a cui si arriva solo se si crede nella propria azienda”.

Da sinistra Mario Pozza, Bruno Zago e Leopoldo Destro

“Per investire e pensare sempre al futuro in chiave positiva ci vuole tenacia e grande capacità di resistenza, specialmente in un Paese, l’Italia, che non ha materie prime e che soffre per la burocrazia incombente ma che riesce comunque ad esprimere grandi imprenditori come lo sono Zago e la sua famiglia” conclude Pozza.

Mario Pozza

Nel suo intervento il presidente di Confindustria Veneto Est Leopoldo Destro si è soffermato in particolare sulle nuove generazioni che possono attingere dal modello virtuoso rappresentato da Zago.

Mario Pozza al tavolo delle autorità con Donazzan, Marcon e il prefetto Angelo Sidoti

“Bruno Zago è partito a 23 anni, per dirla all’americana, ‘da un garage’,  per poi creare un impero della carta con 28 stabilimenti in 7 regioni, integrandoli fra loro in una filiera virtuosa a monte – ha commentato – Questa storia va raccontata ai nostri giovani per testimoniare che, come è stato possibile allora, anche oggi in Veneto c’è il terreno per far crescere grandi manager. I giovani che hanno un’idea vanno incoraggiati e supportati per convogliare la loro iniziativa in percorsi imprenditoriali, anche in un momento storico molto diverso da quello in cui iniziò Zago, possono e potranno raggiungere il successo”.

Leopoldo Destro

“Quando nomini l’azienda Progest, fondata di Bruno Zago, oggi parli di un colosso nella cui Spa si contano 28 aziende e 1.400 lavoratori – ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia -. E’ l’effetto della visione futuristica e della genialità di un imprenditore lungimirante, che 50 anni fa ebbe il grande merito di saper guardare oltre, molto oltre. Auguro a Bruno, ai suoi figli che ora gli succederanno e a tutti i lavoratori del gruppo altri successi, altri traguardi, ancora anni e anni di sviluppo”.

“Zago – aggiunge Zaia – ha dato vita a una nuova economia circolare letteralmente da lui inventata, che oggi primeggia ed ha il grande merito di contribuire al riciclo di un bene prezioso. E’ anche bello sapere che a proseguire il suo impegno saranno i suoi figli, una garanzia di solidità e di un futuro di valore”.

La mattinata dedicata alla presentazione e al talk con gli ospiti si è conclusa con l’intervento dell’attore e attivista ambientale Giovanni Storti.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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