Il “Ponte della Bontà 2022” ricorda i due fratelli annegati nel Piave: ieri la cerimonia dello storico premio ai trevigiani che aiutano il prossimo in difficoltà

La tragedia dei due giovanissimi fratelli Bassirou e Fallou Bop Serign, annegati il 20 giugno scorso nel Piave a Fagarè della Battaglia, è stata ricordata nel corso della cerimonia di consegna del premio “Il Ponte della Bontà”, svoltasi nella mattinata di ieri, domenica 18 settembre, nella Loggia dei Cavalieri a Treviso.

Uno dei premi della 46esima edizione è stato conferito alla memoria di Bassirou, 18 anni, che con un grande slancio di generosità si gettò nel fiume nel tentativo di salvare il fratello minore Fallou, 14 anni, che chiedeva aiuto, dopo essere entrato in acqua per cercare un po’ di refrigerio dall’afa estiva. L’eroico gesto del diciottenne senegalese, purtroppo, fu vano: entrambi i fratelli perirono nel Piave, gettando nella disperazione i genitori, attorno a cui si è stretta tutta la comunità di San Biagio di Callalta, paese in cui la famiglia Bop abita da molti anni.

A dare una grande dimostrazione di altruismo, nell’immediato, furono i compagni di scuola di Fallou, gli insegnanti, gli studenti dell’Istituto comprensivo di San Biagio di Callalta e le loro famiglie che, per iniziativa del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, aprirono una gara di generosità con cui sono stati raccolti 12 mila euro, donati ai genitori degli sfortunati fratelli per pagare il rimpatrio delle salme in Senegal.

A ricordare con commozione questo drammatico momento, che ha unito nella colletta della solidarietà San Biagio di Callalta e altri Comuni vicini, è stata la maestra Annamaria Parisi, vice dirigente dell’Istituto comprensivo. “Fallou era un ragazzo splendido, che aveva un sogno bellissimo: diventare un grande calciatore e costruirsi una famiglia” ha detto l’insegnante, che ha ritirato il premio al posto di papà Bop ancora in Africa, accompagnata dall’assessore all’istruzione di San Biagio Martina Cancian e da due giovani componenti del consiglio comunale dei ragazzi.

“Il Ponte della Bontà”, per la prima volta nella sua lunga storia, si è svolto nella Loggia dei Cavalieri, nel cuore del centro storico. Istituito nel 1976 dagli Amici del Ponte Dante e dalla “Tola dell’Amicizia”, oggi è portato avanti dal Gruppo Fokloristico Trevigiano, con il patrocinio del Comune e l’aiuto di diversi sostenitori, tra cui la Bcc Pordenone e Monsile e il gruppo Alpini.

Saltate le edizioni del 2020 e 2021 a causa della pandemia, lo storico riconoscimento ha ripreso ieri il suo percorso per mettere in luce i cittadini che con umiltà, umanità e riservatezza dedicano il proprio tempo al prossimo in difficoltà. Oltre a Bassirou Bop, i protagonisti della 46esima edizione sono stati privati cittadini e associazioni impegnati in vari ambiti sociali. Eleonora Baldo ha ritirato il premio a nome dei 130 volontari dell’associazione “Natale Mazzolà”, attiva dal 1996 per offrire sostegno, animazione e compagnia agli anziani ospiti delle residenze dell’Israa di Treviso.

L’assessore ai Servizi sociali Gloria Tessarolo ha consegnato “Il Ponte della Bontà” a Gaia Righetto, rappresentante del progetto Caminantes rivolto alle persone senza fissa dimora, nato per iniziativa di alcuni membri del collettivo Ztl Wake Up! e frequentatori del centro sociale Django. Tra le azioni portate avanti l’housing sociale e il servizio di di strada, con cui vengono distribuiti agli “ultimi” senza casa pasti e bevande presso la stazione dei treni e altre zone della città.

L’avvocato Caterina Maresio è stata premiata per la sua lunga opera a favore delle persone che vivono nella marginalità e in condizioni di disagio sociale, mettendo gratuitamente a disposizione le proprie competenze professionale a cittadini stranieri che fanno richiesta dei permessi di soggiorno e richiedenti asilo, collaborando con la Caritas e la Comunità Sant’Egidio.

Un’altra importante realtà del volontariato locale è stata al centro della cerimonia di ieri: la Lilt – Lega italiana per la lotta contro i tumori, associazione presente in provincia con sei delegazioni e 800 volontari. Nelli Mantovani, vice presidente della Lilt, ha ritirato “Il Ponte della Bontà 2022” a nome del presidente Tiziano Gava, impegnato ieri mattina con la camminata solidale “Montebelluna in Rosa”. Mantovani ha ricordato che la Lilt, tra le sue molte finalità rivolte alla prevenzione dei tumori, dal 2003 svolge quotidianamente il prezioso servizio di trasporto dei malati oncologici verso i luoghi di cura e terapia.

Franco Grassato e Fedele De Cristoforo, coordinatori del servizio garantito da 190 volontari, hanno fornito i numeri degli ultimi cinque anni d’impegno: 28 automezzi tra cui un ambulatorio mobile, 26 mila viaggi effettuati verso 22 città del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna e 130 mila ore di servizio offerto dagli autisti volontari, percorrendo una media annua di 180 mila chilometri.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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