“Il problema è che mangiamo di fretta, arrabbiati, guardando il cellulare”. I percorsi di Bi.Verso, la clinica che insegna anche a cucinare sani

Sono le 12.30 e scatta l’ora della pausa. Ci precipitiamo a casa o in mensa, mettiamo in microonde la prima cosa che capita e poi, mentre mangiamo, leggiamo le mail di lavoro, sfogliamo i social o rispondiamo ai messaggi del capo.

E la sera, quando avremmo più tempo, facciamo più o meno le stesse cose: pochissime famiglie, specie in Veneto, hanno ancora la tradizione di sedersi a tavola e dividere le portate tra primo e secondo, dandosi il tempo per digerire, prima di stravaccarsi sul divano. È una questione di abitudini sbagliate, che alla lunga, con una buona dose di stress e poco sport, possono farci del male anche in modo decisivo.

È per questo che Bi.Verso, un centro specialistico che si trova lungo strada Ovest a Treviso, ha scelto di ribaltare (scientificamente) un concetto importante: non è per forza il cibo che assumiamo a essere “sbagliato”, ma il come lo prepariamo, come lo consumiamo e, specialmente, come lo digeriamo. Non è perciò più soltanto una questione di ingredienti, ma di ricetta, una ricetta che coinvolge tutta la nostra vita da quando ci svegliamo a quando andiamo a dormire.

Bi.Verso, fondato lo scorso autunno da due dottoresse, Federica Barcé, psicologa e psicoterapeuta, e Giada Bica, infermiera, è un centro specialistico in cui le competenze vengono congiunte da questa filosofia, con un ampio scambio tra gli specialisti presenti: per il paziente viene infatti disegnato un percorso su misura che gli consente di affrontare diversi aspetti sia da un punto di vista medico, che psicologico, fisico e dietologico. Sono infatti presenti, oltre agli ambulatori dei vari specialisti, due spazi che fungono da laboratori: uno per il fitness, l’altro per la cucina. Proprio perché Bi.Verso si concentra sul legame tra nutrimento e forma fisica, infatti, il Food Lab mette a disposizione dei pazienti uno chef specializzato che insegni loro anche come cucinare.

“Io e la mia socia, Giada, proveniamo entrambe dal mondo sanitario e dai nostri studi scientifici abbiamo constatato che per aiutare le persone a stare meglio c’era bisogno di un approccio ampio e personalizzabile – spiega la dottoressa Barcé. – Sostanzialmente abbiamo pensato che il progetto ideale potesse essere quello di fondare un centro con un concept innovativo che si basi sui tre pilastri della salute: il rapporto tra mente e corpo, l’attività fisica e il cibo. All’origine della nostra esperienza c’è il fatto che spesso i pazienti di fronte a una difficoltà o un’esigenza ci dicevano di sentirsi abbandonati a se stessi. Noi abbiamo voluto seguirli da molto vicino, accompagnandoli in un percorso che continua anche fuori da qui”.

“La connessione con il cibo è estremamente delicata – spiega il dottor Alberto Termite, medico chirurgo osteopata che incontriamo nella struttura di Bi.Verso – Scientificamente, noi esseri umani siamo catalogati come onnivori quindi in teoria dovremmo mangiare di tutto. Il grosso problema è come ci avviciniamo al cibo. Bisogna imparare a permettere all’intestino di svolgere altre funzioni oltre a quella digestiva, rispettando i suoi tempi: anche perché non serve soltanto alla digestione, ma soprattutto alla produzione ormonale, ovvero a produrre quell’energia che poi ci serve durante il giorno”.

Così sono nate, tra le altre iniziative del centro, anche le cooking class, che hanno uno spazio dedicato con tanto di cucina professionale al piano di sopra della clinica, impreziosita da angoli di verde e ampie vetrate. “Abbiamo anche introdotto la possibilità di affiancare singolarmente le persone allo chef, in modo da predisporre sessioni individuali di cucina “sana”, sempre in collegamento con quanto suggerito dagli altri specialisti, dal medico alla nutrizionista”. L’evoluzione di questo servizio ha anche consentito di dare origine a un’etichetta dedicata, con cibi creati con metodologie innovative che mettono al centro la salute, senza sacrificare il gusto.

Per quanto riguarda la parte ambulatoriale, Bi.Verso è dotata anche di tutta la sfera riabilitativa, dall’ortopedico al fisioterapista, dall’osteopata alla medicina dello sport, dalla dermatologia alla podologia, arrivando fino a un ampio spazio dove il paziente viene seguito nell’affrontare gli esercizi più adatti a sé. 

“La cosa che mi chiedono spesso i nostri pazienti è di trovare un modo per organizzare la settimana – spiega la biologa nutrizionista Lisa Baesso – Ed è comprensibile capire perché: siamo tutti stressati e di corsa, abbiamo poco tempo per mangiare e per organizzare la giornata. Così qui cerchiamo di equilibrare un piano alimentare in modo che sia ottimale, vario, che rispetti i tempi della digestione e le regole della cucina sana, ma al contempo che sia semplice da organizzare”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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