Il veneziano Diego Scaramuzza è stato confermato alla guida degli oltre 600 agriturismi di Coldiretti Veneto. L’associazione Terranostra ha rinnovato anche il consiglio direttivo nominando vice il presidente trevigiano Loris De Miranda e i consiglieri Castellani Elisa (Verona), Francesca Barbieri (Vicenza), Fabrizio Pescosta (Belluno), Emanuele Calaon (Padova), Luca Faraon (Venezia), Cristiano Pasqualin (Rovigo)in rappresentanza delle sette province. Nel gruppo anche Franca Castellani per Donne Impresa, Alex Limana per Giovani Impresa e Mauro Franchi delegato del Socio Fondatore Coldiretti Veneto.
Uno spaccato imprenditoriale che raccoglie tutte le esperienze della multifunzionalità in agricoltura: non solo ristorazione, anche accoglienza e ospitalità, con abbinate le espressioni di fattoria didattica e sociale, insieme alle forme svariate di ricezione turistica dall’agri campeggio alle soluzioni per il benessere e la cura della bellezza, fino alla possibilità di praticare sport a tutti i livelli.
A livello regionale sono quasi 1500 le aziende agrituristiche per la maggior parte situate in pianura, un terzo in collina e 250 in montagna. La disponibilità è di 44,8 mila posti a tavola 13mila posti letto. Inoltre 673 malghe custodiscono l’architettura rurale dando forma al paesaggio come espressione dell’identità dei luoghi in una relazione di integrazione tra i sistemi produttivi locali e la conservazione della biodiversità agricola.
“Grazie di cuore a Terranostra per aver generato un patrimonio presidiato dalla grande capacità degli agricoltori di rigenerarsi professionalmente. Ringrazio il mio presidente per la fiducia e tutti gli agricoltori che fanno agriturismo nel nostro splendido territorio – ha detto Loris De Miranda in sintonia con il presidente Diego Scaramuzza ripercorrendo i momenti difficili legati alla pandemia dove proprio gli operatori agrituristici sono diventati il punto di riferimento per i cittadini con la fornitura di cibo nelle abitazioni e la variante asporto. Modalità che tutti gli operatori del settore hanno affrontato con spirito di servizio guidati dall’Associazione Regionale Terranostra, nel chiedere sostegni, creare regole e vademecum in ambito amministrativo e igienico sanitario. Prestazioni che l’amministrazione regionale ha saputo cogliere e leggere in maniera propositiva trovando un’interpretazione legislativa moderna e aggiornando le norme ad hoc”.
“Molte iniziative nate in Veneto hanno avuto risonanza nazionale – ha sottolineato Scaramuzza – a partire dagli Agrichef di Campagna Amica, figure dalla forte connotazione comunicativa che hanno bucato lo schermo riconoscendo al grande pubblico le abilità degli imprenditori agricoli ai fornelli. La formazione ha giocato un ruolo strategico con la “scuola dei cuochi contadini” diventata da Nord a Sud d’Italia una vera accademia. Una brigata di cucina italiana composta da ambasciatori del Made in Italy e della tradizione enogastronomica locale. E ancora il percorso AgriHost per valorizzare l’ospitalità in campagna e il portale logistico “La spesa dal Contadino” che ha messo in rete le aziende agricole della vendita diretta per organizzare gli acquisti.
“Altre sfide sono alle porte – ha concluso Diego Scaramuzza – dai prossimi villaggi in calendario dove si esalta la socializzazione tra cittadini e produttori fino agli appuntamenti dalla connotazione ambientale a cui Terranostra si ispira. La gente dei campi non si sottrae alla responsabilità di garantire la qualità delle produzioni, di tutelare il territorio e mantenere il paesaggio in un progetto di sviluppo sostenibile che dia alle nuove generazioni un futuro in agricoltura”.
(Foto: Coldiretti Veneto).
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