Un’occasione per promuovere la conoscenza reciproca e il dialogo fra culture, un’opportunità per abbattere le barriere dell’indifferenza e per costruire dei ponti, al posto dei muri, grazie allo strumento dell’approfondimento interculturale nell’ottica dell’ascolto e del confronto sincero: questa la filosofia del settimo Festival Internazionale italo-marocchino che si è si è tenuto in diverse location della provincia di Treviso e di Venezia da mercoledì 17 a sabato 20 aprile 2019.
Questa manifestazione, curata dall’associazione culturale internazionale Festival italo-marocchino, è stata patrocinata dal re del Marocco, Mohammed VI, e gode di una considerazione importante anche fuori dall’Italia.
La cerimonia d’inaugurazione del Festival si è tenuta mercoledì 17 aprile a Silea con la partecipazione di rappresentanti della Regione Veneto e della provincia di Treviso insieme ad autorità italiane e marocchine come il rappresentante diplomatico del Marocco in Italia, il presidente della fondazione Al Mouggar, il presidente dell’associazione Ribat Al Fatah Abdelkrim Bennani e del presidente del Festival Internazionale italo-marocchino, Abdallah Khezraji Ke.
Il programma del festival è stato ricco di iniziative: proiezioni di film, interessanti dibattiti sulla cultura e sull’imprenditoria del Marocco, una partita di calcio, disputata sabato 20 aprile nel campo sportivo del Comune di Silea, tra giornalisti italiani e marocchini fino ad arrivare ad un coinvolgente spettacolo musicale, con artisti italiani e marocchini, ospitato in piazza della Borsa a Treviso nel pomeriggio dello stesso sabato 20 aprile.
Grazie a questa bella iniziativa interculturale i cittadini marocchini residenti in Italia hanno potuto mostrare alcuni aspetti che caratterizzano in modo significativo la forte identità del popolo marocchino. I marocchini che vivono in Italia sono una delle comunità straniere più numerose nel nostro Paese. La sfida per gli anni a venire, fatta propria da manifestazioni come il Festival Internazionale italo-marocchino, è proprio quella di promuovere l’integrazione reale di queste persone nel tessuto sociale e culturale dell’Italia e del Veneto cercando di superare alcune criticità, spesso esacerbate anche nel recente passato, per arrivare ad una pacifica convivenza nella società italiana.
(Fonto: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Festival italo-marocchino).
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