Gennaio, febbraio e finalmente marzo. Dovrebbe essere questo – dopo numerosi rinvii – il mese dell’apertura dell’innesto della Pedemontana con l’autostrada A27 Venezia – Belluno.
“É un problema di scartoffie, siamo in Italia” spiega il presidente del Veneto Luca Zaia. I lavori infatti sono conclusi da tempo e i vari collaudi sono stati già effettuati.
“I lavori dell’innesto sull’autostrada sono conclusi – ha spiegato nelle scorse ore Zaia -; c’è stato un problema di centraline elettriche per quanto riguarda il casello, ma è stato risolto”.
Questo tratto non prevede solo l’apertura di una nuova parte di strada ma anche dell’innesto con l’autostrada A27: “E’ un tratto di un altro concessionario – commenta – ma a marzo si chiude questa partita”.
Aperto il tratto trevigiano mancherà solamente quello vicentino, che terminerà definitivamente l’opera tanto imponente quanto controversa: “Attendiamo la grande apertura fino a Montecchio – conclude Zaia -, che io spero si riesca a fare entro l’estate“.
Ormai da mesi gli automobilisti in transito lungo l’A27 incrociano i grandi cartelli verdi con le indicazioni (ancora sbarrate) dell’innesto della Pedemontana. Da quanto detto manca sempre meno alla rimozione delle barriere e all’apertura del nuovo svincolo.
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