L’Ulss2 fa chiarezza sullo stato dell’ospedale di Montebelluna. Benazzi: “Nessun collasso nel numero dei ricoveri”

Ha voluto fare chiarezza il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi sullo stato dell’ospedale di Montebelluna, nell’ambito del consueto punto stampa organizzato nella giornata di oggi, lunedì 14 dicembre, alla presenza delle varie figure dirigenziali dello stesso nosocomio.

In questi giorni, infatti, un quotidiano online aveva diffuso la notizia secondo cui l’ospedale di Montebelluna avrebbe registrato il collasso in fatto di ricoveri e, al contempo, si fosse trovato gravemente segnato da una forte penuria di dispositivi e materiale sanitario.

Uno scenario, però, smentito con forza in primis dallo stesso Benazzi, il quale ha dichiarato come non ci sia “niente di peggio che alimentare delle situazioni che non sono veritiere”.

“A Montebelluna non vedo i disastri che sono stati dipinti da qualcuno e prendo le distanze da tutto ciò”, ha ribadito il direttore generale dell’Ulss2, il quale ha annunciato come la faccenda verrà affrontata “nelle sedi competenti”.

Dire che rimandiamo indietro le persone, è un vero affronto, come è assurdo affermare che mancano i dispositivi“, ha rincarato Benazzi, il quale ha lasciato poi la parola, a turno, alle varie figure dirigenziali del nosocomio, a partire da Marco Cadamuro Morgante, direttore dell’ospedale di Montebelluna.

“L’ospedale di Montebelluna accoglie i pazienti Covid provenienti non soltanto dalla città, ma da tutto il territorio della Castellana: questo spiega il motivo dell’aumento del numero dei ricoveri e, perciò, il ringraziamento va a tutto il personale che sta dando il massimo. – ha dichiarato Morgante – Per quanto riguarda i feretri, le salme rimangono in obitorio circa 3-4 giorni, per poter dare il tempo alle famiglie di organizzare i funerali”.

In sostanza, nel corso del punto stampa odierno, l’azienda sanitaria ha voluto chiarire le condizioni in cui verte il nosocomio di Montebelluna: assenza di dpi, difficoltà nel fornire assistenza e situazione al collasso dell’ospedale sono tutti aspetti smentiti dall’Ulss2.

I vertici del nosocomio hanno inoltre spiegato come ci sia una costante riorganizzazione dei posti letto, che vengono sempre monitorati: in caso di assenza di un singolo posto letto, viene allertato il Suem e disposto il ricovero del malato in un altro ospedale, per continuare a garantire l’assistenza a tutti, senza distinzione di età.

La seconda ondata di pandemia è peggiore della prima“, ha ammesso Benazzi, il quale ha chiarito come siano stati banditi diversi concorsi per reclutare in generale infermieri, operatori sociosanitari e medici, a supporto dei colleghi che si trovano in prima linea e a seguito di casi di contagio o di quarantene anche tra il personale.

Tutto ciò è dovuto a un difetto di programmazione nazionale delle scuole di specializzazione e per questo stiamo facendo i bandi per aumentare il numero di operatori“, ha spiegato Benazzi, il quale ha chiarito come siano in tutto 433 i ricoveri nel territorio dell’Ulss2, di cui 19 nel nuovo ospedale Guicciardini di Valdobbiadene: “Si tratta di una situazione che stiamo governando”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Ulss 2 Marca Trevigiana).
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