La Camera di Commercio Treviso-Belluno spinge verso il digitale. Mario Pozza: “Preoccupati per questa situazione”

La situazione dei contagi ci sta preoccupando molto, perchè non possiamo rimanere a lungo nella graticola. I provvedimenti cercano di risolvere i contagi, ma sono provvedimenti che gettano ombra sul mondo delle imprese. Si poteva fare tutto meglio“: a parlare è Mario Pozza (nella foto), presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno-Dolomiti, il quale ha espresso quella che è la situazione di forte criticità in cui si stanno trovando le imprese.

“Con questi provvedimenti, molte imprese chiuderanno. – ha dichiarato Pozza – Molti ristoranti guadagnavano soprattutto di sera e bisognava tenere conto che i maggiori contagi arrivano dai trasporti, caratterizzati da mezzi stracolmi di studenti e lavoratori. Tutto ciò farà perdere posti di lavoro e forme di investimento”.

In questi mesi la Camera di Commercio ha registrato un sensibile calo nel numero di nuove imprese e c’è attesa per il mese di febbraio, quando si avrà un dato certo sull’andamento di questa seconda parte dell’anno.

“In questo momento non bisogna alzare la voce ma portare la propria voce – ha proseguito Pozza – per far capire che si rischia la perdita delle imprese, situazione che ricadrà sulle famiglie: tutto ciò può causare delle tensioni sociali e questo è da evitare”.

Da parte sua, la Camera di Commercio ha ribadito la propria volontà di incentivare nel mondo dell’impresa l’uso del digitale, anche se tale operazione era iniziata ben prima dell’inizio della pandemia.

Oltre a una serie di webinar che andranno a riunire tra loro imprese, associzioni di categoria ed enti pubblici, l’impegno è quello di incentivare l’uso del servizio di firma digitale: in Italia, infatti, su un totale di 6 milioni di imprese, escluse le partite iva, sono 4 milioni a utilizzarla.

Negli ultimi tempi i nuovi token per la firma digitale, distribuiti nel territorio tra Treviso e Belluno, sono stati circa 5.575, di cui più di mille per l’area trevigiana e più di 4 mila nel bellunese.

La firma digitale consente alle imprese di poter avere un rapporto diretto con la pubblica amministrazione, mentre il cassetto digitale consente di avere tutti i dati sempre a disposizione.

Sui 6 milioni di imprese, soltanto 800 mila aziende usufruiscono del cassetto digitale, ovvero solamente il 13 percento.

Strumenti a cui si aggiunge lo Sportello unico per l’edilizia (Sue), dove i cittadini potranno inoltrare le proprie richieste nel campo dell’edilizia, nei Comuni convenzionati con questo servizio.

“Sono strumenti aggiornati e dai costi inferiori”, è stato il commento della Camera di Commercio, la quale ha dichiarato tutto il proprio impegno nell’incentivare la cultura del digitale nelle aziende, a prescindere dalla situazione attuale.

Impegno traducibile in un investimento pari a circa 600 mila euro in investimenti informatici, che consentono l’esistenza di sportelli virtuali per i dipendenti della Camera di Commercio e il potenziamento dei servizi di supporto specialistico.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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