La Marca trevigiana è al terzo posto in Veneto e ottavo nazionale nelle piccole imprese dello sport: sono 527 con 2.428 addetti, dati che collocano Treviso tra le province a maggiore specializzazione sportiva in Italia. È quanto rileva l’elaborazione del Centro studi Confartigianato, pubblicata in occasione della Settimana europea dello sport, che si svolge ogni anno dal 23 al 30 settembre.
“Questi dati confermano l’elevata vocazione artigiana del comparto sportivo – sottolinea Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana -. L’artigianato rappresenta il 45,5% delle imprese del comparto dei settori manifatturieri dei prodotti per lo sport, in particolare abbigliamento sportivo, biciclette e articoli sportivi. Nel caso degli addetti la quota dell’artigianato nella produzione di beni per lo sport è del 25,4%, risultando superiore sia rispetto al 20,6% del manifatturiero esteso sia al 14,5% del totale economia”.
La parte del leone nel Trevigiano la fanno le imprese di costruzione di articoli sportivi, settore che occupa 777 addetti in 44 imprese, con una grandezza media di quasi 18 addetti per azienda. Segue il settore dell’abbigliamento sportivo e degli indumenti tecnici, attestato a 549 addetti in 71 imprese (circa otto addetti per impresa). Le imprese di attività sportive sono le più numerose, 245 in provincia, ma di piccole dimensioni, con 487 addetti. A seguire le aziende che organizzano corsi sportivi (105 unità e 119 addetti), il commercio all’ingrosso di articoli sportivi (35 unità per 208 addetti), la fabbricazione di accessori per biciclette (16 imprese e 191 addetti) e la fabbricazione e montaggio di biciclette (11 unità con 97 addetti).
“Si tratta di un settore economico importante per l’artigianato – prosegue Bernardi -. In termini pro capite, la spesa pubblica per attività ricreative e sportive è di 125 euro per abitante nella media dell’Ue a 27. Tra i maggiori Paesi europei, la Francia spende 194 euro per abitante, la Germania 118 euro, la Spagna 109 euro mentre l’Italia si ferma a 90 euro per abitante. In rapporto al PIL la spesa in Italia è pari allo 0,3%, comunque superiore a quella della Germania. Gli occupati nello sport, tra l’altro, registrano una crescita importante nell’ultimo decennio. In Italia si registra un aumento del 35,5%, superiore al +30,5% dell’Ue a 27. Tra i maggiori Paesi europei solo la Spagna, con un aumento del 45,7%, fa meglio dell’Italia; seguono con la Germania con +16,6% e la Francia con +12,9%».
La Marca trevigiana vanta anche un’alta specializzazione, con un indice medio di 183 contro un valore di riferimento di 120. Cinque sono i settori che trainano la specializzazione: gli articoli sportivi (indice 880), gli accessori per biciclette (667), abbigliamento sportivo e tecnico (346), commercio all’ingrosso di articoli sportivi (251) e montaggio di biciclette (245).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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