La notte di Treviso è blu e gialla in segno di vicinanza al popolo ucraino. Conte: “Per gli aiuti rivolgersi a Caritas e Comunità Sant’Egidio”

La notte di Treviso si è colorata di blu e giallo, i colori della bandiera ucraina, per manifestare pubblicamente la vicinanza della città al popolo della repubblica balcanica sotto attacco da oltre una settimana.

In concomitanza con la seduta del consiglio comunale di giovedì 3 marzo a Palazzo dei Trecento, su iniziativa della presidenza dello stesso consiglio, sono state illuminate di giallo e blu Porta San Tomaso, la statua della Teresona in piazza Indipendenza e la grande Sfera di Toni Benetton all’ingresso del centro storico, in via Roma.

Sabato scorso, l’amministrazione cittadina aveva già liberato nel cielo sopra Piazza dei Signori un grappolo di palloncini gialli e blu, prima dimostrazione di solidarietà verso gli ucraini per richiamare il ritorno alla pace contro la logica delle armi. In consiglio comunale, il sindaco Mario Conte ha fatto il punto sulle iniziative in corso a supporto dei profughi e della popolazione ucraina.

Per quanto riguarda la raccolta fondi, è stato deciso di far veicolare le offerte in denaro dei trevigiani nel conto corrente dedicato, attivato dalla Regione Veneto.

Mentre per la raccolta di vestiario e materiale di prima necessità, il Comune invita i cittadini a rivolgersi alla Caritas tarvisina o alla Comunità Sant’Egidio.

“Questo perché nella quantità delle iniziative, talvolta può essere che si inserisca qualcuno i cui interessi non sono quelli della solidarietà e del sostegno – ha fatto presente Conte ai consiglieri comunali – Quindi si cerca di limitare la quantità, che comunque è apprezzatissima, visto che tantissimi cittadini e realtà si sono messi a disposizione, e di veicolare gli aiuti verso queste associazioni, per evitare di aggiungere ulteriori elementi alla macchina della solidarietà, perché si rischia che questa poi non sia ben coordinata”.

Nella Marca, anche edifici religiosi sono stati illuminati con i colori della bandiera ucraina: è il caso della chiesa parrocchiale di Parè di Conegliano, dedicata alla Beata Vergine di Fatima.

(Foto: Città di Treviso – Qdpnews.it).
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