La strategia della Regione contro la siccità. Bottacin: “Semplificazione normativa, Piano di bacini e accumuli”. Salvini annuncia il “Decreto Acqua”

La strategia della Regione contro la siccità
La strategia della Regione contro la siccità

In Italia continua a preoccupare il fenomeno della siccità che rischia di condizionare pesantemente i prossimi mesi e soprattutto l’estate 2023.

Per questo è atteso il cosiddetto “Decreto Acqua”, che dovrebbe arrivare la prossima settimana in Consiglio dei Ministri per aiutare agricoltori e imprenditori ad affrontare questa emergenza.

L’intervista a Gianpaolo Bottacin – Video di Monica Ghizzo

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ha spiegato che il suo ministero coordinerà una cabina di regia per dare impulso a dighe, invasi, laghi e bonifiche per farsi trovare pronti di fronte questa criticità.

Sul tema si è espresso anche Gianpaolo Bottacin, assessore all’ambiente e alla Protezione civile della Regione Veneto.

Noi possiamo agire su due fronti – sottolinea Bottacin -, nel breve termine e nell’immediatezza, esattamente come l’anno scorso, con tutta una serie di interventi e ordinanze per limitare l’utilizzo e il consumo dell’acqua. Mi auguro che a livello governativo ci sia la nomina di questo “super commissario” perché in questo Paese c’è una legge che ci dice cosa fare quando manca l’acqua, che è il Codice ambientale (dice che in caso di carenza idrica la priorità va data all’idropotabile, all’agricoltura e poi a tutto il resto), però non c’è un’autorità che sia in grado di renderla effettiva”.

“Spero che questo commissario abbia anche il potere in positivo nell’utilizzo e nella gestione dell’acqua – continua -. Mi riferisco ai problemi che sorgono tra una Regione e l’altra, quando ci sono bacini che comprendono due o più territori regionali. Dall’altra parte si ragiona sul medio e lungo termine: qualche settimana fa, insieme al collega Caner, abbiamo portato una delibera che prevede quel famoso ‘Piano di bacini e accumuli’ sparsi in tutta la Regione Veneto”.

“Qui mancano due aspetti fondamentali che ci aspettiamo dal Governo – aggiunge – Uno, come ha detto il presidente Zaia, è un Piano Marshall con le risorse. Due, una semplificazione normativa perché, con le norme che ci sono adesso, diventerebbe impossibile di fatto realizzare questi interventi. Nel momento in cui prendo un’ex cava e la trasformo in un lago, per esempio, dal punto di vista paesaggistico c’è un impatto e non è assolutamente scontato che ci possa essere l’autorizzazione paesaggistica”.

Per l’assessore Bottacin la semplificazione normativa è fondamentale perché, per ottenere in tempi rapidi delle risorse come quelle arrivate dopo la tempesta Vaia, la Regione ha dovuto chiedere delle deroghe, concesse in uno stato d’emergenza, a ben 17 leggi e 100 articoli del Codice dell’Ambiente.

“Non abbiamo ottenuto le deroghe per stravolgere il mondo o distruggere l’ambiente – conclude -. Sfido chiunque a venire sul nostro territorio e dire dove abbiamo agito male. Abbiamo agito in fretta, questo sì, perché io ritengo che sia necessario essere rapidi in queste situazioni. La Strada dei Cento Giorni collega la provincia di Treviso con quella di Belluno: oggi con 100 giorni non si riesce a fare neanche un’autorizzazione. Quindi vuol dire che qualcosa nelle normative va modificato”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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