Anna, prima laureata con una tesi sulle Olimpiadi 2026. Da Alessandro Benetton a Zaia, nove i “big” coinvolti nella scrittura

“È stato un piacere incontrare Anna Zenoni, la prima laureata a Venezia con una tesi sulle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, il marketing dell’evento e le ricadute che offre per tutto il territorio. I Giochi 2026 interessano a un numero sempre maggiore di giovani, che ne riconoscono un’occasione eccezionale per la promozione del Veneto e di conseguenza del Paese. Mi auguro davvero che il grande evento olimpico attragga sempre più ragazzi e idee”. Così il presidente della Regione Luca Zaia sull’incontro con Anna Zenoni, 25enne di Casier neolaureata in Economia e Commercio all’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi sulle Olimpiadi. 

La scelta del tema? “È nata dalla mia passione per i grandi eventi – racconta – e in particolare per la macchina comunicativa che si muove attorno ad appuntamento di portata mondiale come i Giochi Olimpici”. 

La studentessa assieme ai suoi relatori, il prof. Moreno Mancin e il prof. Andrea Vidotti, ha fatto un’analisi a 360gradi sulla comunicazione legata alle Olimpiadi, soprattutto quella social, con un occhio di riguardo particolare al tema della sostenibilità, intervistando, fra gli altri, lo stesso Zaia, l’assessore regionale al Turismo Federico Caner, il sindaco di CortinaAlessandro BenettonSusanna Sieff (sustainability manager della Fondazione Cortina 2021) e Nello Bologna (ufficio stampa corporate Fondazione Cortina 2021).

“Il primo capitolo affronta in generale il tema dei grandi eventi, dando una definizione a questo concetto, spaziando poi alla parte legata alla comunicazione e alle sponsorizzazioni – spiega Anna Zenoni – . Nel secondo approfondisco il caso di Cortina 2021, mentre nel terzo capitolo faccio una panoramica sulle Olimpiadi del 2026 con un focus sulla sostenibilità”. Proprio in quest’ultimo capitolo si inseriscono le nove interviste a manager, professionisti nel campo della comunicazione e marketing e personaggi politici che hanno avuto un ruolo, o avranno un ruolo rilevante all’interno dell’organizzazione. 

“A ciascuno dei nove intervistati ho posto tre, quattro domande a cui mi hanno risposto in forma scritta, di persona o in video call – prosegue -. Per me è stata una ricerca formativa e divertente, dove non è mancata una buona dose di creatività. Soprattutto per il terzo capitolo non è stato semplice reperire le informazioni, tenendo contro che molti progetti sono in fase di creazione”. 

Nel complesso però dalle interviste sono emersi aspetti interessanti: mi ha colpito lo sforzo che si sta facendo per sfruttare a pieno l’opportunità delle Olimpiadi per un rilancio del territorio in chiave sostenibile, dove sostenibilità non è solo ambientale, ma anche sociale de economica. Parlando con Susanna Sieff è emersa tutta una serie di novità introdotte per la prima volta in occasione dei Campionati Mondiali di sci alpino del 2021 come la waterfoot print dell’evento (un indicatore del consumo di acqua dolce, ndr) che è stata applicata anche ai Campionati del 2023 in Francia e che ora si intende applicare anche alle prossime Olimpiadi”. 

“Sotto il profilo della comunicazione mi ha colpito come si sia focalizzata molto sul coinvolgimento degli utenti, intercettando una platea che magari non si interessa alle Olimpiadi perché non particolarmente appassionata di competizioni sportive. Penso ad esempio ai due contest, passati anche per il Festival di Sanremo, per la scelta dell’inno e della mascotte. Alla base c’è stata un’interazione con gli utenti dei social molto innovativa, pensata come un’occasione di intrattenimento a 360 gradi, non limitata al solo ambito sportivo e dunque accessibile ad una platea più ampia”. 

Conclusa la laurea,  Anna guarda al master o alla laurea magistrale. “In futuro, terminati gli studi, mi piacerebbe lavorare nel settore dei grandi eventi, anche se mi pare si sia capito – ironizza -, oppure in ambito aziendale. In primavera ho fatto uno stage alla Stiga di Castelfranco Veneto, che si occupa di attrezzatura per giardino a livello hobbistico. È stata una bellissima esperienza oltre che sfidante. Il settore, dopo il boom nel periodo del Covid ha vissuto una fase di discesa, in cui si è inserita un’importante campagna di comunicazione che ha riguardato tutto il gruppo, parliamo di una realtà internazionale, dedicata al nuovo robottino tagliaerba. Lavorandoci direttamente ho avuto la possibilità di vedere come si strutturata da zero una campagna che parte dalla filiale centrale e poi trova eco nel mondo”. 

“Il settore della comunicazione al tempo dei social è molto complesso – conclude Anna Zenoni – e si evolve ad una rapidità tale che una bella idea può diventare in poco tempo obsoleta. Lo vedo dal mio stesso percorso di studi: alcuni concetti che si studiavano al primo anno si sono completamente ribaltati nel giro di una triennale”. E dunque a quali punti fermi possiamo aggrapparci nel vasto mondo dei social? “Le certezze sono poche, ma su una cosa sono sicura: che se ne dica, ma Facebook non tramonterà mai”. (Buona notizia per i “boomer”, viene da aggiungere). 

(Foto: Anna Zenoni).
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