La Treviso anni ’70, un cinema porno e le (tragicomiche) vicende di tre adolescenti

Treviso con i suoi placidi scorci sul Sile fa da sfondo al tumultuoso passaggio nell’età adolescenziale dei giovani protagonisti del film “Le mie ragazze di carta” di Luca Lucini, in uscita oggi, giovedì, in sedici sale in Veneto, e in oltre settanta sale italiane. 

Non solo Treviso, anche Mogliano Veneto, Orsago e in parte Eraclea, si sono offerti come set della pellicola che porta sul grande schermo volti noti del cinema italiano come Neri MarcorèAndrea Pennacchi e Maya Sansa, affiancati da un cast di giovani attori veneti, già comparsi in importanti produzioni Rai. 

Il film, presentato questa mattina in municipio, è stato prodotto con il contributo della Regione Veneto e con il supporto della Veneto film Commission attraverso un finanziamento di circa 200 mila euro nell’ambito del POC 2014-2020, bando a favore delle produzioni cinematografiche e audiovisive. 

“‘Le mie ragazze di carta’ è un film alla Truffaut – spiega Jacopo Chessa, direttore della Veneto Film Commission – che ci riporta in una Treviso anni ’70 dove è ambientata la storia di un gruppo di ragazzini alle prese con la scoperta dell’amore, del sesso e, nel caso del protagonista, anche della città moderna che si contrappone alla campagna”. 

Con i toni della commedia la pellicola di Lucini (“L’uomo perfetto”, “Oggi sposi” e “Nemiche per la pelle”) racconta il passaggio dalla pubertà alla preadolescenza del giovane Tiberio Bottacin (interpretato dall’attore bellunese Alvise Marascalchi) che con la famiglia lascia la campagna per trasferirsi in una Treviso che riflette un periodo storico di grandi trasformazioni economiche e culturali. Il cinema classico non ha più lo stesso appeal tanto che le sale cittadine, per evitare la bancarotta, si aprono alla programmazione a luci rosse

Spinto dall’amico Giacomo (Christian Mancin), amante delle due ruote e delle belle ragazze, Tiberio si avvicina al cinema porno tanto da innamorarsi follemente di una pornostar. Ma la scoperta del mondo femminile per il giovane va oltre lo schermo e si concretizza nella storia d’amore con Marika (Marta Guerrini). Anna e Primo, intrepretati da Sansa e Pennacchi, sono i genitori del protagonista che assieme a Don Marcello (Neri Marcorè) si troveranno a dover gestire i ragazzi alle prese con le prime tempeste ormonali, e, in senso più ampio, con un percorso di crescita personale che segnerà il loro passaggio nell’età adulta. 

“Come sempre accolgo con grande entusiasmo i progetti cinematografici che trasformano la città in un set, cogliendo con le telecamere la vivacità delle sue vie e la bellezza dei suoi scorci, contribuendo a far conoscere Treviso al grande pubblico – commenta il sindaco Mario Conte – “Ringrazio la Veneto Film Commission per questa opportunità: ora non resta che andare nelle sale e goderci un film che punta su giovani e promettenti attori”.  

I protagonisti 

Alvise Marascalchi, 15 anni di Belluno, ha già esordito sul grande schermo nella fortunata serie Rai “Un passo dal cielo”. “Le mie ragazze di carta” è l’esperienza cinematografica che fino ad oggi mi ha segnato di più – commenta – si è creato un clima bellissimo durante le riprese e questo ha un grande impatto nel prodotto finale”. 

Anche Marta Guerrini, 15 anni, di Verona, non è alla prima esperienza sul set. Il ruolo di Marika arriva dopo aver recitato nella serie poliziesca Rai “Non mi lasciare”. “Marika è una ragazza timida, che però sa bene quello che vuole, e riuscirà a conquistare Tiberio – racconta -. Girare questo film è stata un’esperienza unica, e molto sfidante: al di là di alcune scene un po’ imbarazzanti (come il primo bacio con Tiberio) la cosa più difficile è stata recitare con la ‘r’ moscia”. 

Giacomo, il “Lucignolo” del film, è interpretato da Christian Mancin, 16 anni di Rovigo, già attore nella serie “Non mi lasciare”. “Girare ‘Le mie ragazze di carta” è stata un’esperienza significativa, come attore e come persona – racconta – . In più ho avuto modo di scoprire meglio Treviso, che è una città meravigliosa”.  

Il Veneto sempre più attrattivo per il cinema 

“Le mie ragazze di carta” si aggiunge alla lunga lista di produzioni cinematografiche ambientate in Veneto nell’ultimo anno. Dopo “Una presta libertà” del duo comico Pio e Amedeo, girato in parte a Treviso, stanno terminando in questi giorni le riprese a Vicenza de “La vita accanto” di Marco Tullio Giordana. Lo stesso vale per “L’invenzione di noi due”, di Corrado Ceron, le cui riprese sono in corso a Verona. Non ultimo, sono terminate pochi giorni fa quelle del cinepanettone di Francesco Patierno “Improvvisamente Natale” a San Vito di Cadore. 

“Il Veneto è sempre più attrattivo dal punto di vista cinematografico – commenta Jacopo Chessa – e lo dimostra il caso più unico che raro di ben tre produzioni in corso contemporaneamente nella stessa regione”. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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