“La vita ricomincia a 50 anni”: dall’idea di una studentessa i focus sulla salute delle donne in menopausa

Prenderà il via domani all’ospedale Ca’ Foncello il ciclo d’incontri dal titolo “La vita ricomincia a 50 anni” dedicato alla salute delle donne in premenopausa e menopausa. 

Fino al 21 marzo, ogni mercoledì, la sala convegni dell’ospedale ospiterà gli incontri serali (ad ingresso libero) a cui saranno presenti medici ed esperti in base ai temi trattati che vanno dalla salute psichica in menopausa alla salute del cuore, dai cambiamenti del corpo fino al benessere sociale della donna dopo i 50.

Il ciclo di appuntamenti, nato dalla sinergia fra il Comune di Treviso, Spazio Donna Treviso, l’Ulss 2 e l’Università degli Studi di Padova, sarà l’occasione per condividere e riflettere con la cittadinanza sui dati raccolti da Giorgia Ghirardo, 23 anni, laureanda in Infermieristica all’Università di Padova che ha dedicato la propria tesi al tema della salute della donna in premenopausa e menopausa. 

“L’idea è nata discutendo con una mia amica che studia farmacia: mi disse che le donne erano più soggette ad avere effetti collaterali dovuti ai farmaci e che non vengono coinvolte nei trial clinici farmaceutici – ha raccontato stamani la studentessa alla conferenza di presentazione dell’iniziativa – Io non ci credevo, pensavo fosse una fake news, poi facendo ricerca sul campo mi si è aperto un mondo”. 

Giorgia Ghirardo

Da lì, supportata dalla sua relatrice, la dottoressa e docente dell’Università di Padova Silvia Sturniolo, Giorgia Ghirardo ha iniziato a studiare e a raccogliere dati avvalendosi del supporto dell’Ordine dei Farmacisti. Sono stati oltre 250 i questionari distribuiti nelle farmacie della Marca e compilati fra dicembre e gennaio da donne di età compresa tra i 42 e 58 anni.

“Mi sono concentrata sull’aspetto delle malattie cardiovascolari – ha spiegato Giorgia – perché sono la principale causa di morte per entrambi i sessi e vengono categorizzate socialmente come una malattia specifica per il genere maschile. Questo fa sì che le donne si percepiscano meno a rischio rispetto a queste malattie ed è proprio qui che nasce l’idea di voler mettere in atto un’azione preventiva e quindi informare il maggior numero di donne possibile sui principali fattori di rischio che poi causano le malattie cardiovascolari”.

Dalla ricerca di Giorgia, raccolta in un’analisi di 90 pagine, emerge in generale un buon livello di sensibilità da parte delle donne over 50 sul tema della prevenzione e della salute in menopausa. Una buona parte infatti dichiara, ad esempio, di praticare almeno 150 minuti di attività fisica a settimana, come indicato dall’Oms.

Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare. Il 20% delle donne intervistate fuma e manifesta una maggiore predisposizione ad adottare altre cattive abitudini per la salute quali sedentarietà e un’alimentazione povera di vitamine. Fra i dati curiosi emersi c’è il livello di stress delle donne in menopausa, che appare più elevato in chi convive con un partner. Altri aspetti contenuti nella ricerca verranno approfonditi nel corso delle serate.

“La tesi nasce dalla volontà di Giorgia, da donna, di fare qualcosa per le altre donne – ha sottolineato la dottoressa Sturniolo -. Tanto che ha ritardato, seppur solo di qualche mese, la discussione della sua tesi per dedicarsi a questo progetto divulgativo con energia ed entusiasmo”.

Il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi

“Tutto è partito da una mail di Giorgia in cui raccontava della sua tesi legata alla medicina di genere chiedendoci, timidamente, di collaborare. Da quella mail è nato un progetto per la comunità” ha commentato Gloria Tessarolo, assessore alla Città Inclusiva del Comune di Treviso. 

“Come Ulss 2 siamo particolarmente sensibili alla medicina di genere, partendo dal presupposto che uomo e donna devono avere parti dignità anche in ambito sanitario. Purtroppo, non è sempre stato così e lo dimostra il fatto che molti farmaci sono ancora tarati solo sugli uomini. In questo caso parliamo di menopausa e in particolare di donne che si affacciano alla seconda parte della propria vita con tutto ciò che questo comporta in termini di sensibilizzazione, prevenzione e adozione di stili di vita salutari”. Così il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi

Il sindaco di Treviso, Mario Conte

“Quando parliamo di “fare rete” per il benessere dei cittadini e delle cittadine intendiamo proprio questo: coinvolgere le istituzioni, l’azienda sanitaria, l’Ordine dei Farmacisti ma anche l’università per dare maggiori opportunità – ha concluso il sindaco Mario Conte -. Dall’idea di Giorgia Ghirardo è nata un’indagine e da un’indagine una serie di incontri per le cittadine: una catena virtuosa che non può che replicarsi in futuro anche in altri ambiti”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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