Ladri di biciclette (e motoseghe) “in trasferta”, quattro arresti. Dovranno rispondere anche di due furti da Pinarello

Alcuni fotogrammi relativi alle indagini della Polizia

La notte dello scorso 15 novembre una Volante della Questura di Pordenone è intervenuta nell’attività commerciale Mania Green di viale Treviso, in quanto era pervenuto alla Sala Operativa un allarme per furto in atto. Giunti sul posto, i poliziotti hanno accertato che i malfattori, nel frattempo già allontanatisi, dopo avere forzato un cancello carraio posto sull’entrata secondaria dell’attività commerciale e fatto accesso all’interno del negozio, nel giro di pochi minuti avevano asportato 60 motoseghe e due gruppi elettrogeni per un valore complessivo di 50 mila euro.

Verso le 17 della medesima giornata, dopo una segnalazione pervenuta alla Sala Operativa, la Squadra Mobile è intervenuta anche in un terreno agricolo a Pasiano di Pordenone dove era stato rinvenuto un furgone Fiat Doblò abbandonato e risultato rubato, sempre la notte del 15 novembre, alla Pulitecnica Pordenone S.r.l. Il veicolo rinvenuto è risultato essere proprio quello utilizzato dai malviventi per commettere il furto da Mania Green e presentava gli interni parzialmente ricoperti di una polvere di estintore, “spruzzata” dal gruppo criminale per ostacolare la loro identificazione e le investigazioni.

In seguito a tali furti, gli agenti della Squadra Mobile friulana, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Andrea Del Missier, hanno avviato una complessa e articolata attività investigativa che ha permesso di individuare e trarre in arresto quattro cittadini di origine romena dediti, secondo gli inquirenti, alla commissione in via sistematica e continuativa di furti di biciclette da corsa e da strada particolarmente costose, nonché di attrezzi agricoli e materiali da giardinaggio, anch’essi di notevole valore.

La tecnica utilizzata dal gruppo sarebbe stata sempre la stessa: una volta raggiunto il territorio nazionale a bordo di un’auto con targa romena, e scelti gli obiettivi mediante appositi sopralluoghi, i malviventi sarebbero passati all’azione nottetempo raggiungendo le attività commerciali da depredare utilizzando auto rubate in altre società o imprese poste nelle immediate vicinanze. Concluse le scorrerie, che solitamente avevano una durata di una decina di giorni, il gruppo lasciava il territorio nazionale e faceva rientro nel Paese d’origine.

Le investigazioni della Mobile hanno permesso di contestare ai componenti del sodalizio, oltre alla commissione dei due furti commessi in provincia di Pordenone, ulteriori quattro episodi predatori commessi, con analoghe modalità, nella provincia di Parma e Treviso.

In particolare, le investigazioni hanno permesso di attribuire al gruppo la responsabilità per il furto di numerose motoseghe e varia attrezzatura da giardinaggio per un valore complessivo di oltre 28 mila euro commesso la notte dello scorso 20 novembre ai danni di una ferramenta di Sala Baganza (Parma). Per raggiungere tale attività, i quattro romeni avrebbero asportato un furgone di una ditta della stessa città.

Al gruppo è inoltre contestata la commissione di due furti di numerose biciclette da corsa e da strada per un valore complessivo di 290 mila euro commessi il primo alle ore 3 e il secondo alle 22 dello scorso 22 novembre ai danni della Cicli Pinarello Srl di Villorba.

Il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari Rodolfo Piccin l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei quattro cittadini romeni, tutti residenti in Romania.

Dopo un’approfondita attività di ricerca, la Mobile pordenonese ha localizzato i quattro all’interno di una struttura ricettiva di Verona traendoli in arresto, unitamente ai colleghi della Questura scaligera. Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati associati nelle case circondariali di Treviso, Belluno, Venezia e Pordenone.

Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari è stata eseguita anche una perquisizione in un appartamento a Nogara (Verona) che il gruppo aveva preso in affitto e nel corso della quale sono state rinvenute 6 mountain bike di alto valore, seghe elettriche e altro materiale di ferramenta verosimilmente provento di furto commesso nei giorni scorsi e sulle quali sono in corso accertamenti al fine di scoprire da dove sono state rubate.

(Foto: Questura di Pordenone).
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