L’antica cerimonia del tè incanta il pubblico del Dojo Treviso. Ad esibirsi anche l’ambasciatrice del kimono e il maestro di campane tibetane

Il maestro di campane tibetane

Un vero e proprio viaggio in Giappone senza uscire dalla Marca Trevigiana quello proposto da Dojo Treviso nel pomeriggio di sabato 1° luglio.

L’accademia di arti marziali trevigiana ha ospitato un triplice appuntamento dedicato alla cultura e alle tradizioni giapponesi attraverso il potere armonico delle campane tibetane insieme al maestro Tengoku Ito, il fascino del kimonocon Ayako Takenuma e la cerimonia del tè con la maestra Makiko Wakita.

La cerimonia del tè

Tengoku Ito, uno dei più importanti suonatori di campane tibetane nel Paese del Sol Levante con esperienze anche in Egitto e negli Usa, ha eseguito negli anni spettacoli dedicatori in santuari e storici templi in Giappone e sta continuando ad aggiornare il suo record.

Dopo una frattura alle gambe a causa di un terremoto in Giappone, che lo ha costretto ad un ricovero in ospedale per un lungo periodo, ha voluto consegnare agli dèi il “suono delle preghiere” nei vari templi in cui si è recato come forma di gratitudine per essere uscito da una situazione difficile.

Gli ospiti giapponesi

Tengoku, la cui arte viene diffusa ogni settimana in 183 Paesi grazie a strumenti come YouTube, sta costruendo una nuova frontiera della guarigione del suono attraverso la fusione di campane tibetane, pianoforti e sintetizzatori.

Ayako Takenuma, ambasciatrice di Happy Kimono, ha incantato il pubblico con la sua grazia, le sue movenze e gli splendidi colori dei suoi kimono.

Ha eseguito spettacoli in varie località del Giappone, come nel Patrimonio dell’Umanità di Kyoto “Castello di Nijo”, al Santuario Asakusa di Tokyo, al Teatro dell’Opera di Parigi e a Monaco. Per la prima volta in Italia, si è esibita con un abbigliamento formale per le donne nobili di corte istituito nell’11esimo secolo.

Il kimono – spiega Ayako – ha una storia di oltre 1300 anni. Ci sono lavorazioni artigianali di vari artigiani fino alla realizzazione del kimono. Si può dire che è un cristallo di tecnologia nato dall’interno. C’è lo spirito giapponese contenuto nel kimono del ‘Wa no Kuni’ prima che il Giappone diventasse quello che conosciamo. Noi giapponesi rispettiamo il kimono, che ha l’eterno splendore creato dagli dèi. Il kimono è legato alla natura, alle persone e alla produzione”.

La cerimonia del tè, accompagnata da spiegazioni sul suo significato e sui vari rituali, è stata eseguita da Makiko Wakita della scuola Chanoyu Vicenza.

Alla fine dell’esibizione, il pubblico ha potuto gustare una tazza di tè dell’acqua con vibrazione e un dolce giapponese, oltre alla possibilità di porre delle domande agli ospiti giapponesi.

Makiko Wakita si è trasferita in Italia nel 1996 e dal 2000 ha cominciato a partecipare a vari eventi prima di fondare, nel 2009, la scuola Chanoyu Vicenza per promuovere la cultura giapponese nel Bel Paese.

La maestra giapponese ha invitato i partecipanti all’evento di Dojo Treviso all’appuntamento del 5 luglio, alle ore 18, alla Kokonton Gallery in via Garibaldi 1771 a Venezia per una nuova cerimonia del tè in occasione dell’inaugurazione di una mostra.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati