Lorenzo Brugnera riconfermato presidente di Confcooperative. Caner: “Basta ipocrisie sull’agricoltura dalla politica europea”

Questa mattina l’assemblea generale di Confcooperative ha riconfermato presidente Lorenzo Brugnera

L’assemblea generale di Confcooperative Treviso-Belluno, la rete che coinvolge le imprese cooperative del territorio (per un totale di oltre 34 mila soci e più di 9.300 addetti), ha riconfermato alla presidenza Lorenzo Brugnera, già alla guida di Lattebusche.

Intervista a Federico Caner – video a cura di Arianna Ceschin

Brugnera, nel suo nuovo mandato, sarà affiancato da un consiglio rinnovato, composto da 23 soci di Confcooperative. Nel suo discorso ha fatto un riferimento al tema ricorrente della sostenibilità, ricordando il legame con la sostenibilità economica e il lavoro di ricerca universitario, sottolineando inoltre il confronto che ci deve essere tra il comparto delle imprese cooperative e la politica.

Intervista a Paola Roma – video a cura di Arianna Ceschin

L’appuntamento, tenutosi questa mattina all’auditorium Banca Prealpi SanBiagio di Tarzo, è stato l’occasione per riflettere su svariate tematiche che riguardano il comparto, tra cui i rapporti con la pubblica amministrazione e le soluzioni più idonee per la salvaguardia dei salari: un momento propizio, quindi, per fare il punto della situazione e per affrontare “tante sfide trasversali”, soprattutto “dal punto di vista sociale, per fare innovazione e valorizzare i nuovi talenti”.

Una riflessione, in sostanza, per individuare le problematiche del momento e “fare fronte comune, per andare incontro ai nuovi bisogni”.

Nel frattempo, i dati hanno mostrato che il comparto, negli ultimi quattro anni, ha registrato una crescita complessiva del fatturato pari al 44%, superando la cifra di 1,7 miliardi di euro. Un risultato sicuramente positivo e quindi ben accolto.

La mattinata si è suddivisa in due tavole rotonde, che hanno visto la presenza di rappresentanti e ricercatori della Fondazione Nord Est e di Fondazione Ca’ Foscari, quest’ultimo ente dell’omonimo ateneo.

Flavio Salvador, vicepresidente di Banca Prealpi SanBiagio (presente al fianco del presidente Carlo Antiga), ha ricordato “la storia di prossimità e di mutuabilità” della banca in fatto di credito cooperativo: “Siamo vicini al mondo del volontariato in tutte le sue espressioni – ha dichiarato – Auguro a tutti di trovare nel lavoro quella che è la realizzazione della propria persona”.

La platea dell’assemblea generale

Tra gli ospiti anche Paola Roma (presidente della Conferenza regionale permanente per la programmazione sanitaria e sociosanitaria, nonché presidente dell’associazione Comuni della Marca Trevigiana) e Federico Caner, assessore regionale a Turismo e Agricoltura.

“Credo che i territori debbano far emergere i bisogni”, ha affermato Roma, ricordando anche le difficoltà vissute dalle amministrazioni comunali, dovute ai tagli economici che si sono verificati.

La presidente ha quindi assicurato come sia già in atto un lavoro per rivedere le modalità contrattualistiche, anche degli enti locali.

Da parte sua, Caner si è focalizzato di più sul grande tema attuale del settore dell’agricoltura, evidenziando una serie di “ipocrisie”, così come lui stesso le ha definite, in tutta la questione.

“Ritengo innegabile che bisogna raggiungere una certa sostenibilità, – ha affermato – ma è necessaria anche la parte economica e sociale: questo è il tema al centro della partita a livello europeo”.

“Un malessere c’è: l’Europa dà da delle regole molto forti da raggiungere in un tempo breve – ha proseguito – Ma produrre il biologico significa anche un 20% di produzione in meno, a fronte di una popolazione che cresce. Quindi, o si produce di meno oppure si produce in maniera diversa: non si possono poi importare prodotti da oltreoceano, che non seguono le nostre regole e questo è il tema degli agricoltori”.

Ci deve essere equità nella politica europea, altrimenti si va verso delle ipocrisie incredibili – ha aggiunto – In agricoltura ci deve essere una forza lavoro, che deve essere formata e non sfruttata: questo vale anche per la forza lavoro dall’estero, considerato che si fa fatica a trovare manodopera”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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