L’ultimo viaggio verso l’eternità di Adriano Màdaro. La comunità orientale: “Amico per sempre del popolo cinese”

Il funerale di Adriano Madaro

Ci vorrebbero cento vite di una “persona comune”, forse di più, per fare quello che il sinologo e giornalista Adriano Màdaro ha compiuto nel suo percorso terreno.

Nella mattina di oggi, lunedì 11 dicembre, in tanti lo hanno salutato per l’ultima volta nella chiesa dell’Immacolata a Treviso.

C’erano la moglie Fiorenza, le figlie Arianna e Francesca, gli altri parenti, gli amici, diverse autorità locali e della Regione Veneto oltre ai rappresentanti del mondo del giornalismo trevigiano e veneto, di cui è stato protagonista nella sua lunga carriera.

Sulla bara era stato posato un dipinto, realizzato dallo stesso Màdaro, con il volto di Gesù.

La metafora del viaggio, in questo caso verso “l’eternità”, descrive nel modo migliore la sua vita.

Grande appassionato di Cina e di Asia, ha facilitato come pochi l’incontro tra Oriente e Occidente, abbattendo i reciproci pregiudizi tra europei e asiatici con le armi della conoscenza, della cultura e della curiosità.

Quella curiosità che, fin da bambino, gli ha permesso di penetrare nel profondo la storia, la cultura, gli usi e i costumi cinesi, che ha fatto conoscere a Treviso, al Veneto e all’Italia grazie alle grandi mostre allestite a Casa dei Carraresi e ai suoi libri, in particolare gli ultimi due: “Capire la Cina” e “Pechino Imperiale”.

Un amico per sempre del popolo cinese” è il titolo del messaggio che la comunità cinese ha scritto per onorare la sua memoria. “Màdaro ha amato profondamente la Cina – vi si legge – e ha dedicato tutta la sua vita allo scambio culturale tra Cina e Italia. Dal 1976 al 2023 ha compiuto 217 viaggi in Cina. Ha pubblicato diversi articoli e libri su temi cinesi, scattato decine di migliaia di fotografie e curato numerose mostre internazionali d’arte che hanno avuto un enorme impatto in Cina. La sua scomparsa è una perdita enorme per gli ambienti culturali cinesi e italiani”.

“La tragica notizia della morte di Adriano – continua – ha scioccato tutti gli amici cinesi che lo conoscevano. Molte persone gli hanno trasmesso le loro condoglianze attraverso il signor Lu Xin, amico fraterno di una vita e prezioso collaboratore. Il Centro di scambio dei reperti culturali della Cina, il museo provinciale dell’Hubei, le case editrici delle lingue straniere della Cina, della comunicazione di Wuzhou e la casa editrice della fotografia e altre istituzioni hanno inviato lettere di condoglianze per piangere lo stimato e amato amico e scrittore ed estendere il loro sincero cordoglio alla famiglia”.

“La vita di Màdaro è stata leggendaria – conclude -, una vita di ricerca della verità. Le sue storie ispiratrici, la sua franchezza e sincerità, il suo pensiero attento ed erudito e il suo spirito accademico influenzeranno i suoi successori, continuando a tracciare un percorso di dialogo e amicizia tra Cina e Occidente aperto da Zhang QianMarco PoloMatteo RicciGiuseppe Castiglione e continuato dallo stesso Adriano Màdaro proseguendo di generazione in generazione, superando i limiti del tempo e dello spazio. Màdaro vivrà per sempre nella memoria dei suoi amici cinesi”.

Non solo Oriente nella vita di Màdaro, come ricorda il sociologo Silvio Ghedin: “Laureato in Lettere a Urbino con il Magnifico Rettore Carlo Bo, che lo presentò a Giovanni Comisso, del quale divenne segretario bravissimo e fidatissimo dal 1963 alla fine dei suoi giorni, pertanto il più assiduo e duraturo suo collaboratore di sempre. Sincero ammiratore e indiscutibilmente primario studioso vivente di Tommaso Salsa, ne fece emergere doti e meriti che lo stesso Comisso per ‘modestia virtù della casa’ tenne celati”.

Nel suo piccolo, anche Qdpnews.it – Quotidiano del Piave cercherà di onorare la memoria del grande sinologo e giornalista trevigiano, che è stato membro della commissione scientifica del nostro quotidiano online, portando avanti la propria rubrica interculturale con i vari approfondimenti che in questi anni, anche grazie a lui, hanno dato voce alle numerose comunità straniere presenti in Veneto.

Con la scomparsa di Màdaro, la Marca trevigiana perde un grande uomo di cultura e un elegante narratore dei più importanti fatti del mondo.

L’auspicio di molte persone che lo hanno ammirato in vita è che la sua figura possa essere fatta conoscere anche alle generazioni future con iniziative o progetti capaci di raccontare il suo grande lavoro per costruire dei “ponti” fra Oriente e Occidente.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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