Manuel Giacometti lancia la terza caccia al tesoro “Calendario dell’Avvento”: 25 opere d’arte nascoste nella Marca da scovare seguendo indizi e intuito

C’è chi è uscito di notte, in pigiama, alla ricerca di un quadro nascosto chissà dove. Un altro ha fatto irruzione in una chiesa, mentre delle suore stavano pregando, convinto che tra l’altare e i banchi fosse celata l’opera d’arte agognata. Qualcuno si è spinto persino a pedinare, nell’intento di scoprire il nascondiglio segreto, Manuel Giacometti, l’artista e street writer trevigiano inventore del gioco “Calendario dell’Avvento”.

Una caccia al tesoro in stile natalizio, che da tre anni sta facendo uscire “pazze” le persone che vi partecipano per aggiudicarsi una delle venticinque opere celate in altrettanti Comuni della provincia di Treviso.

Dalla pianura alle colline, dai centri storici alla Pedemontana, Manuel Giacometti dal 1° al 25 dicembre nasconde una stampa su carta Fin Art, a tiratura limitata, timbrata e firmata dallo stesso. Poi lancia nel suo canale Telegram e altri social gli indizi geografici per trovarla. Chi la scova se la tiene, per farsi un originale regalo di Natale. Il gioco del “Calendario dell’Avvento by Manuel Giacometti Art” è partito nel dicembre del 2019, è stato replicato l’anno scorso, anche nel periodo più difficile della seconda ondata della pandemia, e viene riproposto quest’anno. Manuel avverte che nell’inverno del 2022 si terrà la quarta e ultima edizione. “L’anno prossimo finirò con gli ultimi venticinque Comuni trevigiani che mi mancano per nascondervi le mie opere”, dice l’eclettico artista, “con il gioco di quest’anno arrivo a settantacinque. In ogni edizione, però, includo sempre la Città di Treviso nell’elenco dei luoghi dove ricercare il mio Calendario dell’Avvento. E poi penso che il troppo storpia, come si dice. Quattro anni bastano, altrimenti non è più una novità”.

” Quando nel 2019 ho deciso di festeggiare i dieci anni di attività artistica, ho pensato di lanciare la mia nuova collezione di opere con questo gioco. Non me l’aspettavo un successo simile. Finora oltre mille persone vi hanno aderito”. La caccia coniuga perfettamente la tecnologia online e la capacità di scovare di persona il luogo dove Giacometti ha occultato il “tesoretto”, a volte in posti davvero impensabili. Ogni giorno del calendario dell’Avvento, quindi fino a Natale compreso, va a nascondere la stampa fotografica che raffigura volti gioiosi di bambini e bambine, colti nella loro ingenuità e spontaneità, latori di un innocente messaggio d’amore. Quindi dal suo canale Telegram, a cui i concorrenti devono iscriversi, vengono inviati gli indizi per individuare il nascondiglio: nome del paese, la via o la piazza, la foto del luogo con una localizzazione Gps. L’abilità, l’intuzione e la fortuna fanno il resto.

“Io sono sempre presente nel posto dove ho nascosto la mia opera. Quando il fortunato di turno la trova, vengo allo scoperto, mi faccio vedere e mi presento, ci facciamo la foto e finisce che ci  conosciamo meglio. E’ così che sono nate delle belle amicizie anche tra coloro che partecipano al gioco, perché nello stesso posto a volte arrivano dieci o venti persone  che hanno ricevuto l’indizio ma solo uno sarà il vincitore del giorno. Comunque non creiamo assembramenti”.

Manuel non  fa favoritismi, nemmeno con gli amici. Chi vuole un pezzo del suo Calendario dell’Avvento se lo deve guadagnare, puntando sulle proprie capacità intuitive. Chi ha vinto un quadro nelle scorse edizioni dell’evento non può più partecipare (nemmeno il coniuge o un familiare). E non si può mandare un’altra persona al proprio posto. Ci si deve mettere in gioco direttamente. “Va detto che, finora, il 99 per cento delle volte le mie opere sono andate a persone che hanno saputo cercarle e apprezzarle” dice lo street writer.

Quindi, da oggi fate attenzione anche ai cestini dei rifiuti stradali. E’ capitato che Manuel Giacometti vi abbia celato le sue opere negli anni scorsi, così come nelle chiese, nelle piazze, nei parcheggi dei centri commerciali, dentro a un cartello stradale, nelle siepi di un giardino, nelle finestre di abitazioni e sui cruscotti delle auto. Una volta ha nascosto un quadro in un presepe, allestito all’esterno di una chiesa, proprio vicino alla culla del Bambino Gesù. Per saperne di più e partecipare basta entrare nei profili Facebook, Instagram e Telegram di Manuel Giacometti Art.

(Foto: Manuel Giacometti Art).
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