Maxitruffa luce e gas: stipulati almeno cento contratti fasulli (anche con defunti)

Maxitruffa luce e gas: stipulati almeno cento contratti fasulli

Una società con sede legale a Napoli, nella quale risulterebbero coinvolte ben diciassette persone, è stata denunciata dai Carabinieri della Stazione di Riese Pio X con l’ipotesi di associazione per delinquere, sostituzione di persona, uso di atto falso e truffa: con un astuto gioco di trasferimento dell’utenza dal gestore originario, a partire dall’aprile 2021 avrebbero ingannato oltre cento cittadini.

In realtà, l’azienda era originariamente stata costituita da una precedente proprietà proprio per procacciare clienti per conto di Enel Energia, ma il titolare e altri sedici oggi indagati hanno deciso di intraprendere una strada diversa: avrebbero raccolto alcuni nominativi dalla banca dati di Enel Energia e indirizzi di persone ignare, stipulando contratti fasulli per forniture varie, luce, gas o entrambe, domestiche e commerciali.

Per assicurarsi di non venire scoperti, poi, avrebbero indicato nei contratti indirizzi e-mail e numeri di telefono inventati, rendendo così impossibile per la società contattare direttamente l’utente. Quest’idea ha effettivamente consentito di guadagnare tempo, di stipulare un numero maggiore di contratti e di introitare le percentuali concordate con la società committente.

Questi cittadini, sorpresi nel non ricevere più le bollette dal gestore originario, hanno iniziato a telefonare all’Enel per chiedere spiegazioni, venendo così a sapere di essere intestatari di un nuovo contratto di utenza mai richiesto né autorizzato. Dopo l’indagine, hanno anche scoperto il danno economico a proprio carico derivante dalla disattivazione dell’utenza precedente e, nel riattivarla, hanno dovuto spendere ulteriormente del denaro.

Anche Enel Energia ha subito un doppio danno economico: quello relativo al versamento della percentuale per la chiusura dei contratti e il denaro mai pagato dalle vittime del raggiro, nei confronti delle quali non ha potuto esercitare nessun diritto di rivalsa. 

L’articolata indagine dei Carabinieri, diffusa su tutto il territorio nazionale dal maggio 2021 all’ottobre 2022, è iniziata quando un solo utente di Loria, un cinquantunenne, si è reso conto dell’imbroglio e ha provveduto a rivolgersi all’Arma, portando al loro cospetto il contratto sospetto. 

Dopo aver raccolto le informazioni su questo caso specifico, i militari hanno individuato un centinaio di nominativi tra i contratti registrati dalla società: oltre alla grave denuncia, gli ulteriori sedici indagati hanno ricevuto l’ordine di chiudere immediatamente i contratti con le vittime ignare del raggiro.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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