Continua la fase di tempo mite che sta interessando il nostro territorio, grazie alla presenza dell’alta pressione che trova il suo perno proprio sull’Italia si confermano nei prossimi giorni temperature al di sopra della media e cielo parzialmente coperto, soprattutto nelle prime ore della mattinata, poi in dissolvimento.
“Una situazione che lascia sempre l’incognita – spiega Riccardo Mazzocco di Meteo in Veneto – al mattino troviamo nubi basse e foschia che coinvolgono la pianura e pedemontana, questi fenomeni saranno presenti anche nei giorni seguenti durante le ore più fredde, un fenomeno in via di attenuazione nelle ore centrali della giornata“.
L’Alta Marca Trevigiana sarà interessata da domani da una avvezione asciutta con correnti calde che andranno a “spazzare” in parte la coltre di foschie e nebbie che copre il cielo, a bassa quota, ci sarà quindi un aumento delle temperature che troveranno l’apice tra le giornate di mercoledì 23 e giovedì 24 febbraio.
Oggi è prevista sulla pedemontana una temperatura massima di 13/15 °C, domani valori compresi tra 14-16 gradi mentre mercoledì sono previste punte di oltre 17°C.
“Nei prossimi giorni ci sarà un ulteriore rialzo termico – afferma Mazzocco – anche a bassa quota, in certe zone della pedemontana si potranno toccare valori primaverili di 18-20°C durante le ore più calde del pomeriggio, lo zero termico salirà fino a 3400-3500 metri di quota, una vera boccata di primavera”.
In questi giorni si è assistito a eventi di slavine e valanghe anche sui monti della pedemontana veneta, come quella verificatosi ieri a Cima Grappa dove una slavina ha invaso la carreggiata bloccando la discesa alcuni escursionisti.
“Questo fenomeno è dovuto alle temperature particolarmente “calde” (oltre i 1200-1400 metri di quota) che unite alla forte umidità hanno favorito il distaccamento improvviso della neve, un mix pericoloso in certe situazioni” conclude l’esperto meteo.
L’arrivo di correnti più asciutte previsto per mercoledì dovrebbe tamponare il moderato rischio valanghe che sussiste sui monti della pedemontana trevigiana.
(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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