Mezzo milione di euro di fondi Pnrr per rendere più accessibile il Museo Luigi Bailo. Conte: “Sarà un modello a livello internazionale” 

Il superamento delle barriere fisiche, sensoriali e generazionali: sono questi i punti cardine del progetto che renderà il Museo “Luigi Bailo” accessibile a tutti. Il progetto, presentato questa mattina, 13 gennaio, nella sede museale dai rappresentanti dell’amministrazione comunale, verrà finanziato con 500 mila euro di fondi del Pnrr. 

Il Comune di Treviso ha partecipato con successo al bando Pnrr “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in Musei e luoghi della cultura pubblici”, classificandosi al 208° posto (su 500 totali) nella graduatoria nazionale.

“Una grande soddisfazione per il lavoro fatto in questi mesi – hanno commentato l’assessore alle Politiche ambientali Alessandro Manera e la collega di giunta con delega ai Beni Culturali e Turismo Lavinia Colonna Preti che hanno seguito il progetto -. I primi esiti saranno già visibili entro la primavera in occasione della mostra dedicata ad Arturo Martini che inizierà a fine marzo”.

Il progetto, elaborato e presentato con il supporto dell’architetto Rodolfo Dalla Mora in qualità di Disability Manager, prevede una moltitudine di interventi mirati ad andare incontro a un pubblico con ridotte capacità uditive, visive, fisiche e cognitive.

Mappe e percorsi tattili e indicazioni vocali permetteranno, ad esempio, di orientarsi agilmente nel polo museale. Sarà implementata l’App dei Musei di Treviso che verrà arricchita di contenuti audio-descrittivi; pannelli in Braille e percorsi didattici speciali come le “visite al buio” consentiranno a ipovedenti di vivere un’esperienza culturale alla scoperta del Bailo. Ad essere implementati saranno anche gli schemi riservati alla Lingua dei Segni (LIS), mentre i visitatori con ridotta capacità motoria potranno contare sulla presenza di due carrozzine e tre deambulatori, ma anche su tre ulteriori aree di sosta all’interno del museo. 

Particolare attenzione verrà riposta nel superamento delle barriere cognitive. In collaborazione con l’Ulss 2 Marca Trevigiana, verrà proposta un’attività innovativa attraverso la visione e la riproduzione in disegno delle opere per stimolare memoria, emozioni, socializzazione e creatività. Nondimeno, verrà curato anche il superamento delle barriere culturali e generazionali tramite una serie di contenuti adattati utilizzando diversi linguaggi per coinvolgere bambini, adulti e anziani e anche un pubblico con bassa scolarizzazione.

“Il nuovo Bailo sarà un’opportunità per la comunità locale di co-creare uno spazio aperto e vissuto da tutti i tipi di pubblico – ha commentato in merito al progetto il sindaco Mario Conte, presente questa mattina alla conferenza -. Per questo ringrazio gli assessori Colonna Preti, Tessarolo e Manera che con gli uffici Cultura, Sociale e Politiche Comunitarie hanno messo a punto una serie di progettualità che vanno a migliorare ulteriormente l’offerta museale all’insegna dell’inclusività. Questa serie di progetti – prosegue Conte – potrà aumentare del 50% le visite scolastiche e attirare potenzialmente fino a 15 mila visitatori in più, dato che andrebbe ad implementare numeri già importanti per i nostri musei, che nel 2022 hanno registrato più di 100 mila visitatori. Il Museo Bailo sarà un modello a livello internazionale per accessibilità e inclusione”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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