Mobilitazione per la Pace oggi al Tempio internazionale del donatore di Valdobbiadene. Foffano (Odv): “Dobbiamo essere sostenitori del dialogo”

Sentita partecipazione alla “Riflessione per la Pace”, la mobilitazione che si è svolta questa mattina, domenica 13 marzo, al Tempio internazionale del donatore a Pianezze di Valdobbiadene, chiamando a raccolta l’universo del volontariato, unito nel condannare ogni forma di violenza e prevaricazione, ribadendo i valori della solidarietà e della fratellanza quali cardini della comunità.  

L’iniziativa è stata promossa da ODV Tempio Internazionale del Donatore, organizzazione di volontariato che riunisce le 4 sigle di volontariato del dono: Avis (Associazione volontari italiani sangue), Fidas (Federazione italiana associazioni donatori sangue), Fratres (Consociazione nazionale dei gruppi donatori di sangue Fratres delle Misericordie d’Italia) e Aido (Associazione italiana donatori organi).

Nello specifico l’ODV è composta da Avis, Fidas, Fratres e Aido Nazionali, Avis regionale Veneto, Fidas Veneto, Avis Provinciale Treviso, Fidas Treviso e Avis Comunale di Valdobbiadene. 

“La profonda tristezza suscitata dalla guerra che coinvolge drammaticamente il popolo ucraino e, contemporaneamente, sconquassa l’economia e gli equilibri del mondo intero, ha spinto noi donatori di sangue e di organi a ritrovarci per una riflessione sui temi della pace e della solidarietà – afferma Gino Foffano, presidente di ODV Tempio Internazionale del Donatore -. Animati dal coraggio della nostra vocazione di donatori e dalla consapevolezza che occorre fare di più, l’auspicio è che la mobilitazione odierna spinga ognuno di noi a diventare sostenitore del dialogo quale strumento per costruire nel quotidiano “ponti” di vicinanza, di vita e di futuro“.

Il Tempio è di per sé un luogo intriso di significati: edificato sessant’anni fa – nel punto in cui durante la Prima guerra mondiale sorgeva una postazione di cannoni – per volontà di un gruppo di donatori di sangue è diventato un simbolo di vita contro l’insensatezza del sangue versato a causa di tutte le guerre.   

Vanda Pradal, presidente Avis Veneto, a sua volta ha affermato: “Siamo qui per esprimere la nostra vicinanza alle popolazioni colpite da questa inaccettabile guerra, che tanta sofferenza sta generando. Dobbiamo con forza diffondere i valori universali del rispetto per la persona, dell’aiuto al prossimo, della cultura del volontariato quale forma più alta del “dono di sé”, gratuito e teso al bene comune“.  

A intervenire durante la mattinata una folta rappresentanza di autorità del mondo civile, istituzionale e accademico, tra questi don Enrico Torta.

Con un videomessaggio Gianpietro Briola, presidente di Avis nazionale, ha dichiarato: “La pace è centrale come atteggiamento dello spirito, predisposizione al prossimo, segno di rispetto e uguaglianza, quale vincolo di convivenza oltre ogni appartenenza politica, religiosa o etnica. Il Tempio del donatore è un monito di speranza”.

A unirsi all’appello il professor Marco Mascia, del Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova, Giovanni Musso, presidente Fidas nazionale, nonché il professor Vincenzo Manzo, presidente nazionale di Fratres.

“Noi siamo parte del consiglio direttivo e dell’assemblea del Tempio – ha concluso Manzo -, non potevamo non accogliere l’invito a partecipare in modo concreto alla mobilitazione quale dimostrazione del sostegno da parte di tutta la nostra associazione all’intento della Pace“.

A chiudere la mobilitazione il lancio di palloncini con le bandiere della Pace davanti al Tempio. 

(Fonte e foto: Odv Tempio internazionale del donatore).
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