Nell’Alta Marca ordinanze a “macchia di leopardo” per l’obbligo di mascherina all’aperto. Il prefetto: “Fatte dai sindaci dove c’è una maggiore incidenza di casi”

Sono molti i sindaci dell’Alta Marca Trevigiana che hanno firmato ordinanze per l’obbligo dell’utilizzo della mascherina anche all’aperto.

Castelcucco, Cavaso, Cornuda, Follina, Maser, Pederobba, Pieve del Grappa, Possagno, Asolo, Vittorio Veneto, Valdobbiadene, Vidor, Fregona, Montebelluna e da oggi anche Conegliano sono alcuni dei Comuni in cui è valida questa ordinanza. Anche i sindaci di Sarmede Larry Pizzol e di Orsago Fabio Collot hanno firmato ordinanze tese a contenere il rischio di diffusione del virus nel periodo delle festività natalizie, con particolare riferimento all’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie all’aperto.

Nonostante tali provvedimenti non siano stati “omogenei” sul territorio, l’operato dei primi cittadini è stato molto apprezzato dal prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà: “Credo che questi provvedimenti siano abbastanza coerenti in quanto queste ordinanze sono state fatte dai sindaci dei Comuni in cui c’è una maggiore incidenza dei contagi, oppure nei quali c’è una chiara visione di una non spontanea adozione delle mascherine da parte dei cittadini”.

“Ad esempio il sindaco di Treviso, con il quale ci siamo sentiti anche nei giorni scorsi in sede di comitato – continua il prefetto – non ha ritenuto opportuno adottare questo provvedimento in quanto la maggior parte dei cittadini la utilizzano da sempre”.

Secondo la rappresentante del governo non è mancata una uniforme applicazione delle norme, ma si è tenuto conto delle realtà locali, “a parte il fatto che da lunedì molto probabilmente passeremo in zona Gialla e quindi il problema non si porrà” precisa la Laganà.

Dopo una settimana di controlli delle Forze dell’ordine, in seguito all’entrata in vigore del Super Green Pass, il prefetto si dice soddisfatto sia degli esiti dei controlli che dello spirito dei cittadini trevigiani: “Il bilancio della prima settimana parla di circa 20mila persone e di un centinaio di attività economiche controllate. Sono state poche le sanzioni in base al numero dei controlli effettuati. Ho parlato anche con i responsabili delle Forze dell’ordine e la percezione delle persone controllate è sicuramente positiva. Solitamente c’è un po’ di “malessere” ma in questo caso i cittadini rispondono molto bene”.

Da quanto riportato dal prefetto, questa “piacevole” propensione dei cittadini è dovuta alla consapevolezza che si tratta di tutelare la salute di tutti e non per “applicare la multa”.

“Il momento è molto particolare – conclude la Laganà – e i vaccini hanno fatto il grosso, bisogna avere pazienza e continuare anche facendo la terza dose e aspettando che questa quarta ondata passi sperando che faccia meno danni possibili”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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