Nubifragi sulla Marca: allagamenti, black out, frane, strade bloccate

Il torrente Ferrera impetuoso oggi nell’omonima località di Conegliano

La rottura di un argine del Guà, a Cologna Veneta, mette in crisi l’Estense e il Montagnanese. Forti criticità si registrano nel Vicentino e nel Veneziano. Nella nostra regione risultano sommerse ormai da due giorni migliaia di piantine di mais. In crisi pure la soia e le bietole. E intanto, dal tardo pomeriggio, precipitazioni molto intense stanno creando danni e apprensione in provincia di Treviso e in quelle limitrofe.

Continuano, con qualche intervallo, le intense precipitazioni sull’Alta Marca trevigiana. Nel Quartier del Piave, in particolare, l’odierno pomeriggio ha regalato qualche sprazzo di sole, ma nel tardo pomeriggio la pioggia è tornata a scendere copiosa, creando qualche disagio. “Bombe d’acqua” si spostano, in serata, da ovest verso est colpendo a turni i Comuni del territorio. Sotto osservazione ci sono, in particolare, colline e fiumi (tra gli altri, si osserva con attenzione il Soligo).

A Conegliano corsi d’acqua impetuosi. Ai piedi di Collalbrigo, tra le vie Giunti e Marcantoni, sono tornati a formarsi i famigerati accumuli stagnanti di melma che in passato hanno creato danni consistenti. Nella stessa zona, e forse non solo lì, alcune abitazioni hanno dovuto fare i conti con interruzioni nell’erogazione dell’energia elettrica, anche non proprio brevissime.

A Valdobbiadene, come informa il sindaco sui social, “diverse strade sono localmente allagate. Squadre di protezione civile Ana e Avab sono operative per controllo del territorio, delle frane degli scorsi mesi”. Il primo cittadino esorta a “prestare attenzione negli spostamenti in auto”. A Colbertaldo di Vidor c’è chi si è ritrovato sotto mezzo metro d’acqua in casa. Uno smottamento, a quanto pare di dimensioni ridotte, ha interessato la strada che porta al Molinetto della Croda di Refrontolo. Piccola frana in via Fontane, tra Refrontolo e San Pietro di Feletto: intervento della Protezione civile felettana.

Le autorità definiscono “critica” la situazione idrogeologica nella zona di Castelfranco Veneto: numerose le chiamate al 112 e al 115, con testimonianze di frane e allagamenti. Per ora non si segnalano feriti ma strade allagate si registrano nell’Asolano (una frana ha interessato via Vallorgana, sott’acqua anche Maser, Castelcucco e Pagnano d’Asolo) oltre che nella Castellana, inclusa Riese Pio X.

In via Giorgione ad Asolo un’auto è finita nel canale per cause in corso di accertamento: le persone a bordo sarebbero riuscite a mettersi in salvo. In loco i Vigili del fuoco di Montebelluna e Asolo e i sanitari del Suem. La pagina Facebook dell’amministrazione comunale ha reso noto che “a seguito delle persistenti e intense precipitazioni delle ultime ore, diverse zone del territorio comunale sono allagate. Operai, Protezione civile, personale comunale, Forze dell’Ordine sono già in azione ma la situazione al momento è difficile. E’ stato avvisato il Comando provinciale dei Vigili del fuoco e attivate squadre di Protezione civile di comuni vicini. Il sindaco è già in campo per aiutare e sta monitorando le zone allagate insieme a tutte le persone coinvolte per intervenire prima possibile e far fronte a tutte le emergenze. Si raccomanda di NON mettersi in viaggio!”. Solo ad Asolo sarebbero decine (si parla di una quarantina) le abitazioni allagate.

Soccorritori in azione anche a Monfumo, dove è segnalata una persona rimasta bloccata all’interna della propria auto, probabilmente a causa degli allagamenti. Situazione critica anche a Pieve del Grappa, dove persone si troverebbero in difficoltà a rincasare da Paderno essendo le strade bloccate per le piogge torrenziali.

Un temporale definito “violentissimo” si è abbattuto anche sul centro storico di Venezia: si guarda con apprensione alla marea, il cui livello potrebbe alzarsi fino a oltre il metro.

Previsioni meteorologiche

Il Centro funzionale decentrato della Protezione civile del Veneto ha emesso un bollettino di nowcasting con un aggiornamento della situazione meteo valido fino alle ore 23 di oggi giovedì.

Vengono evidenziate precipitazioni da sparse a tratti diffuse, a prevalente carattere di rovescio e temporale localmente anche forti, su gran parte della pianura con tendenza ad estendersi verso nord-nord-est. Alcune celle temporalesche, con segnali di forte intensità, si osservano in particolare ai confini sud-occidentali della regione in ingresso verso il Veronese e Rodigino. 

Le precipitazioni, particolarmente persistenti anche nella zona del Portogruarese, hanno determinato allagamenti diffusi: sono ancora in corso interventi sia da parte dei Vigili del Fuoco che dei volontari di Protezione civile. Si segnalano attualmente circa 300 interventi dei Vigili del Fuoco per danni d’acqua e operazioni di prosciugamento.

Sono previste precipitazioni inizialmente sparse o a tratti diffuse sulla pianura e zone prealpine/pedemontane, a prevalente carattere di rovescio o temporale, con fenomeni localmente intensi; precipitazioni più sparse e in genere di modesta entità sulle Dolomiti. Verso fine periodo tendenza al diradamento e attenuazione dei fenomeni a partire dai settori sud-occidentali della regione.

Dalle ore 00 di venerdì 17 maggio possibili residue precipitazioni da sparse a locali specie sui settori orientali con tendenza ad ulteriore esaurimento entro le primissime ore del mattino.

Le precipitazioni previste per le prossime ore potranno generare nuovi incrementi dei livelli idrometrici, con ulteriori superamenti delle soglie di allerta, e provocare ulteriore sofferenza alla rete idrografica secondaria.

Il ringraziamento di Zaia

“Ringrazio tutti coloro che sono al lavoro in queste ore, e continueranno a garantire la piena operatività anche nelle ore serali e notturne: i volontari di Protezione civile, i Vigili del Fuoco, i tecnici regionali e le Forze dell’Ordine”, ha voluto sottolineare il presidente della Regione Luca Zaia.

Agricoltura, parte la conta dei danni

Sul fronte agricolo, “non è ancora partito il conteggio ufficiale dei danni – sottolineava Cia Veneto ancor prima dell’ondata di maltempo di questo pomeriggio –. In ogni caso, per un ettaro di granoturco vengono investiti, in media, 350 euro fra sementi e lavoro. L’ordine di grandezza dei danneggiamenti potrebbe superare le centinaia di migliaia di euro. A questo, naturalmente, si deve aggiungere il mancato guadagno delle aziende agricole”.

“Perché i terreni si asciughino ci vorranno almeno 10 giorni – precisa Emilio Cappellari, presidente Cia zona Este-Montagnana -. Vi saranno dei forti ritardi rispetto al cronoprogramma, con pesanti ripercussioni pure in termini di rese delle varie coltivazioni”.

Allagati anche diversi ettari di vigneti dei Colli Euganei. Tuttavia, la vite, a differenza del mais, ha la capacità di resistere per più tempo sott’acqua, senza che ciò comporti degli effetti irreversibili.

Vigneti allagati in Veneto

“In questi giorni stiamo registrando, nostro malgrado, le conseguenze dei cambiamenti climatici – commenta il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini –. Ormai gli imprenditori agricoli vivono in uno stato di perenne emergenza. È necessario che tutte le opere idrauliche previste nell’apposita programmazione vengano ultimate al più presto. Alle Istituzioni – conclude – chiediamo interventi rapidi ed efficienti”.

(Foto: Qdpnews.it riproduzione riservata e CIA Veneto)
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