“Offende i nostri valori”, niente Divina Commedia per due studenti musulmani. Conte: “Scelta che fatico a capire”

Il sindaco di Treviso, Mario Conte

Niente Divina Commedia per due studenti musulmani di una scuola media di Treviso in quanto secondo i genitori “è un’opera che offende i valori musulmani”. La dirigente scolastica ha accettato la richiesta delle due famiglie e ai figli, al posto del capolavoro di Dante Alighieri, in un percorso di studi parallelo a loro dedicato, verrà insegnato il Decamerone di Boccaccio. 

Intervista a Mario Conte, sindaco di Treviso – Video di Simone Masetto

“È una scelta che francamente fatico a capire – commenta il sindaco di Treviso Mario Conte –: studiare i nostri autori, la nostra storia e la nostra cultura non crea alcun tipo di problema né ai nostri ragazzi, né a quelli di culture diverse“. 

Parla di occasione persa per tutti il primo cittadino di Treviso, che invita la dirigente scolastica “al netto delle riflessioni fatte, a rivedere questa scelta perché studiare Dante può solo che far bene”.

Parole, quelle pronunciate questa mattina dal sindaco del capoluogo, a poche centinaia di metri da “La dove Sile e Cagnan s’accompagna“, verso del nono canto del Paradiso proprio della Divina Commedia ispirato proprio al capoluogo della Marca.

“Credo ci voglia un processo di accompagnamento verso la nostra cultura – conclude il primo cittadino – così come noi dobbiamo farlo verso le altre, senza però escludere nessuno. Avrei preferito che a questi giovani fossero stati tolti Tik Tok e i social network“.

Sulla vicenda, in mattinata, si è espresso anche il capogruppo della Lega-Liga Veneta in consiglio regionale Alberto Villanova: “La Divina Commedia è il pilastro della letteratura italiana, il punto di origine della lingua del nostro Paese – afferma -. Non si può pensare di integrarsi senza rispettarne i valori basilari”.

“La cultura si esprime liberamente perché aiuta i popoli a scambiare le proprie esperienze e le proprie tradizioni – conclude Villanova -. Per questo, non deve essere utilizzata dalla politica o dalla religione. La scelta della scuola di Treviso di esentare dallo studio della Divina Commedia i due ragazzi musulmani, quindi, non solo manca di rispetto alla nostra cultura, ma penalizza gravemente gli stessi due ragazzi. Le prime vittime di questo assurdo fondamentalismo religioso sono loro”.

Nel frattempo, come riportato dall’Ansa, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha disposto una ispezione “per verificare come stanno i fatti. L’esclusione dal programma scolastico di uno dei pilastri della nostra letteratura, per motivi religiosi o culturali ancora non abbiamo ben capito, è del tutto inammissibile”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata)
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