Oggi quasi 500mila alpini e simpatizzanti avrebbero dovuto invadere le strade di Rimini per una oceanica 93.ma Adunata Nazionale. Invece…ci tocca ricordare e immaginare come sarebbe stata, e rimpiangere un evento che la crisi pandemica del Covid ha costretto per ora ad un rinvio, o forse all’annullamento se non si riuscirà a sconfiggere il “nemico” invisibile.
Certo gli Alpini l’antidoto lo troverebbero, nulla li ferma, per loro nulla sarebbe impossibile, ma rigorosi come sono al rispetto di leggi e decreti hanno obbedito alle disposizioni.
In questo momento il Veneto, le sue sezioni, i suoi gruppi avrebbero dovuto essere nella fase di ammassamento o forse già di sfilata emozionati e carichi dell’esperienza di una adunata dove ci sarebbe stata come sempre l’occasione di vivere nuove amicizie, incontrare una volta all’anno i fratelli con la penna nera di tutta l’Italia per condividere racconti ed emozioni.
Invece possiamo solo ricordare le emozioni di quella che c’è ancora nella mente, fresca, la 92.ma adunata di Milano che Qdpnews.it vuole riproporre per qualche attimo e che ha coinvolto emotivamente le nostre sezioni in modo particolare, soprattutto quella di Vittorio Veneto (sopra il video).
Nessuno può dimenticare ad esempio la sfilata del “Basto” del generale Iroso, l’ultimo mulo alpino morto una ventina di giorni prima dell’adunata, e che il suo affezionato custode Toni “Tobero” De Luca spingeva con le lacrime agli occhi sotto applausi scrocianti in piazza Duomo mentre gli si faceva incontro anche il governatore del Veneto, Luca Zaia (qui sotto il video).
Ma è stata una adunata da ricordare anche per tutte le sezioni trevigiane, Treviso, Conegliano e Valdobbiadene che hanno portato a Milano migliaia di alpini, con i loro cori e i loro canti, mostrando orgogliosamente l’appartenenza ad un Corpo e a una provincia, che fa del volontariato e della fratellanza la sua bandiera.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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