“Oltre le Barriere” ha incontrato la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli

“Oltre le Barriere” ha incontrato la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli

L’associazione trevigiana Oltre Le Barriere è stata ricevuta al ministero per la Disabilità a Roma. L’incontro, avvenuto nei giorni scorsi, ha coinvolto la presidente di Oltre Le Barriere, Marzia Zorzetto, la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli, e il dottor Diego Borella, coordinatore della segreteria tecnica presso il ministero della Disabilità e membro dell’Osservatorio Nazionale delle Persone con Disabilità.

“In un clima costruttivo e di reciproco ascolto, come associazione impegnata da anni nell’abbattimento delle barriere architettoniche, sociali e culturali verso la disabilità, abbiamo portato una serie di istanze, problematiche e disagi che ci vengono espressi dalle persone con disabilità del nostro territorio. Voglio ringraziare la ministra Locatelli e il dottor Borella per la disponibilità al confronto e all’avvio di un cammino di collaborazione” dichiara Marzia Zorzetto, presidente di Oltre Le Barriere.

Tre le principali istanze poste all’attenzione del ministero dall’associazione trevigiana: dall’esenzione al pagamento del Canone Rai per i disabili sensoriali all’iscrizione di tutti i Comuni italiani alla piattaforma Cude per l’accesso alle Ztl, passando per la cilindrata dei veicoli allestiti per i disabili.

La diffusione ancora “a macchia di leopardo” della piattaforma Cude, volta a semplificare la mobilità tra Comuni diversi per i titolari del Contrassegno unificato disabili europeo. Su 8.000 Comuni italiani solo 200 hanno già attivato la Cude. Diffonderla su tutto il territorio consentirebbe una gestione delle autorizzazioni coordinata e uniforme a livello nazionale per chi deve spostarsi da un Comune all’altro con contrassegno, senza dover più comunicare ogni volta l’ingresso nelle aree a traffico limitato situate in Comuni diversi da quello di riferimento.

L’estensione e l’adeguamento delle detrazioni fiscali per chi ha una disabilità e acquista un’auto ibrida o elettrica. Ad oggi la detrazione per tutti i veicoli (compresi diesel e benzina) è pari al 19% del costo sostenuto e va calcolata su una spesa massima di 18.075,99 euro, ma ulteriori vincoli sono presenti per i mezzi “ecologici”, per i quali è possibile beneficiare dell’aliquota Iva ridotta a condizione che la cilindrata del motore termico sia fino a 2.000 centimetri cubici, se lo stesso è alimentato a benzina, e a 2.800 centimetri cubici, se è alimentato a diesel o ibrido, e di potenza non superiore a 150 kW se con motore elettrico.

“Abbiamo chiesto al ministero di lavorare per rivedere i limiti delle cilindrate che sono fermi da decenni e richiedono un adeguamento ai tempi, portando a 3.000 centimetri cubici per diesel e benzina. Così facendo si darebbe una risposta importante a tutte le persone con disabilità che svolgono lavori che richiedono un uso massiccio dell’auto, penso agli agenti di commercio, ma anche a tutti i caregiver che adoperano i furgoncini per il trasporto dei disabili. Un’altra sottolineatura che abbiamo condiviso con la ministra e il suo staff riguarda la semplificazione burocratica della documentazione, ragionando su un percorso unico di presentazione dei documenti per Agenzia delle Entrate e Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Non da ultimo abbiamo esposto le lungaggini che attanagliano le Commissioni patenti a causa della carenza di personale” spiega il presidente Zorzetto.

La Carta europea della Disabilità: ad oggi prevede l’accesso a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o a tariffe agevolate. È possibile ottenerla all’Inps e anche presso le associazioni di categoria (secondo l’art. 3 comma uno del dpcm 6 novembre 2020 anche quest’ultime sono tenute a emetterla gratuitamente senza obbligo di tesseramento). Oltre le Barriere ha chiesto che vengano estese le agevolazioni in essa contenute, non solo per cinema, teatri, musei e trasporti, ma con una più ampia platea di enti aderenti e una migliore operatività, affinché questo strumento possa davvero essere sviluppato in un’ottica europea, per tutti i cittadini dell’Unione che entrano nel nostro Paese e per gli italiani che viaggiano in Europa.

“La disabilità è prima di tutto una questione culturale, se non si creano coinvolgimento, responsabilità e rispetto individuale e di comunità, potremmo fare tutte le riforme e applicare tutte le multe, ma il problema della scarsa attenzione e considerazione verso il disabile rimarrà, invece, bisogna azionare tutte le possibili leve per far maturare una consapevolezza e coscienza collettive” conclude Zorzetto.

(Foto: Associazione Oltre le Barriere di Treviso).
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