Paris Bordon, il “Divin Pitor” svelato in 41 capolavori al museo Santa Caterina. Conte: “Continuiamo ad investire in cultura”

Antonio Canova al Museo Bailo fino al 1° novembre, Paris Bordon al Santa Caterina dal 16 settembre al 15 gennaio 2023. Treviso completa il programma delle grandi mostre d’arte che l’amministrazione cittadina in carica si era data entro il compimento del mandato, che scade nel 2023.

Il sindaco Mario Conte, l’assessore alla Cultura Lavinia Colonna Preti e i curatori Simone Facchinetti e Arturo Galansino stamattina, anticipando l’inaugurazione ufficiale di questa sera, hanno presentato alla stampa l’antologica che svela vita e genio del pittore rinascimentale Paris Bordon, nato a Treviso nel 1500 e morto a Venezia nel 1571.

Un corpus di 41 dipinti e disegni preparatori, prestati da prestigiosi musei come il Louvre, gli Uffizi e la National Gallery, compone il percorso della più completa ed importante esposizione monografica sul “Divin Pitor”, così definito dallo storiografo veneziano Marco Boschini. L’ultima in ordine di tempo risale al 1984, curata da Eugenio Manzato, storico dell’arte ed ex direttore della pinacoteca di Borgo Cavour nel cui patrimonio figurano diverse opere di Bordon.

Per accogliere la mostra, il Museo Santa Caterina è stato risistemato nella parte ipogea, a cui si deve scendere, imboccando il portale di acciaio corten al lato del chiostro grande, per percorrere le sale che raccontano chi fu e come operò l’allievo di Tiziano, protagonista della pittura veneta del Cinquecento.

Sono 41 i capolavori riuniti a Treviso per la prima volta, tra cui la pala monumentale “San Giorgio uccide il drago”, dipinta nel 1525-1526 per la chiesa di san Giorgio dei conventuali di Noale e oggi custodita nei Musei Vaticani, che l’hanno “ceduta” per il tempo della mostra dopo averla sottoposta ad un profondo restauro. Il percorso è diviso in otto sezioni tematiche: Eredità di Tiziano, Fortuna storica, Ritratti, Mitologie, Eros Invenzioni di Paris; Quadri di devozione privata; Quadri devozionali e pale d’altare. Accanto ci sono testimonianze di Piero Aretino, Luigi Lanzi, Giorgio Vasari e altri storici del tempo che testimoniano la fortuna che i critici attribuirono al pittore.

Al primo piano di Santa Caterina, all’interno della Pinacoteca permanente, Fabrizio Malachin (direttore dei Musei Civici trevigiani) ha allestito una “sala Paris Bordon” che fa riscoprire i capolavori già presenti nella collezione cittadina, con documenti inediti e rimandi ad opere che si trovano nelle chiese di Treviso (tra cui il Duomo) e in altri luoghi della provincia e del Veneto dove operò il prolifico pittore (produsse circa 250 opere).

Tra queste “perle” da scoprire girando per la Marca c’è la pala “Madonna con Gesù Bambino in trono, san Sebastiano e San Rocco” nella chiesa di Santa Maria Assunta a Valdobbiadene. Nel corso della presentazione, il sindaco Mario Conte e l’assessore Lavinia Colonna Preti hanno sottolineato che la mostra è stata voluta a tutti costi dal Comune di Treviso, continuando a preparare l’allestimento anche durante il tempo della pandemia che ha fatto slittare al settembre 2022 l’inaugurazione prevista per il febbraio scorso.

“Nonostante il Covid, non abbiamo mai abbandonato il nostro progetto di proporre in città due grandi mostre, grazie al lavoro di squadra guidato dall’assessore Colonna Preti”, ha sottolineato Conte, “Crediamo nella cultura e continueremo ad investire in questo settore, che crea anche posti di lavoro, oltre a toccare l’emotività delle persone e a far crescere la comunità. Qualcuno guarda a Treviso come un modello e si ispira a quanto stiamo facendo per la promozione della cultura”.

“Anche The Guardian scrive di noi in questi giorni”, gli ha fatto eco Lavinia Preti, che ha ringraziato i curatori Simone Facchinetti (professore associato dell’università del Salento) e Arturo Galansino (direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze) per il lavoro di ricerca svolto, insieme a tutti gli altri partner che hanno partecipato, accanto al Comune e ai Musei Civici, alla costruzione dell’antologica: Regione del Veneto, Marsilio Arte, Intesa Sanpaolo, Camera di commercio Treviso – Belluno Dolomiti, Gruppo Save Aer Tre, Consorzio Prosecco Doc.

Federico Capraro, presidente di Ascom – Confcommercio, ha illustrato una iniziativa che risalta la cultura come volano del commercio, per rendere omaggio alla mostra di Paris Bordon: visite guidate gratuite offerte da Ascom ai propri associati, e una campagna sconti (pari al 10%) applicata dai negozi aderenti ad Ascom a tutti i clienti che si presenteranno a fare acquisti esibendo il biglietto che attesta l’avvenuta visita alla mostra.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata)
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