Partita l’iniziativa “Libro Sospeso”: un progetto per sensibilizzare la cittadinanza e avvicinare alla lettura i detenuti al carcere di Santa Bona

Lunedì scorso, il 28 febbraio, alla Libreria Paoline, ha preso il via un’iniziativa volta all’integrazione e al reinserimento sociale dei detenuti del carcere di Santa Bona: insieme al direttore del carcere Alberto Quagliotto, al cappellano dell’istituto correttivo, all’amministrazione comunale e a Giancarlo Brunello dell’associazione Cittadinanza Attiva di Treviso si è inaugurato il progetto “Libro sospeso”.

“Si tratta di un’iniziativa che ha una doppia valenza: da un lato avvicinare alla cultura i detenuti, dato che i libri hanno un certo valore, dall’altro sensibilizzare la cittadinanza esterna, che si fa partecipe attiva fornendo dei libri ai detenuti” racconta il direttore Quagliotto.

I libri selezionati dalla Libreria o donati dai cittadini verranno infatti condivisi con i detenuti per avvicinarli alla lettura, al confronto e alla condivisione di valori umani nella prospettiva della rieducazione e dell’integrazione.

È sicuramente un piccolo gesto ma ha un grande significato. Il progetto è partito volutamente in concomitanza della Quaresima e durerà fino a marzo: chiunque potrà donare un libro e scrivere una dedica rivolta ai detenuti. Speriamo in una grande partecipazione cittadina” continua Quagliotto.

Il carcere di Santa Bona dispone già di due biblioteche e il tema culturale è da sempre un punto su cui la direzione conta molto: l’iniziativa Libro Sospeso è sicuramente un passo concreto verso questo obiettivo.

(Foto: Facebook – Mario Conte).
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